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L'infinito, opera prima di Umberto Contarello, girato in un bianco e nero livido, è ambientato in una Roma che sa riservare incontri inaspettati e singolari. Lungo il suo vagabondare Umbe' attraversa le strade del centro storico e soprattutto percorre i passaggi ai lati del Tevere, fatti di larghi maciapiedi, scorci decadenti e al tempo stesso pittoreschi, strette scalette e angoli nascosti. Suggestiva e bizzarra è la passeggiata nel centro di una piazza Navona insolitamente imbiancata, che Umbè attraversa a bordo un monopattino guidato da una suora tracciando (non a caso) il simbolo dell'infinito tra una fontana all'altra.
L'infinito, opera prima di Umberto Contarello, girato in un bianco e nero livido, è ambientato in una Roma che sa riservare incontri inaspettati e singolari. Lungo il suo vagabondare Umbe' attraversa le strade del centro storico e soprattutto percorre i passaggi ai lati del Tevere, fatti di larghi maciapiedi, scorci decadenti e al tempo stesso pittoreschi, strette scalette e angoli nascosti. Suggestiva e bizzarra è la passeggiata nel centro di una piazza Navona insolitamente imbiancata, che Umbè attraversa a bordo un monopattino guidato da una suora tracciando (non a caso) il simbolo dell'infinito tra una fontana all'altra.
The Apartment, UMI Films, Numero 10
La vita di uno sceneggiatore di un certo successo crolla come un terremoto dal quale sopravvive a fatica, lasciandolo senza nulla. L’infinito racconta il trascorrere dei giorni vagabondi e dolenti di questo superstite che tenta di ricostruire un senso all’esistenza. Tenta di ritrovare un lavoro sebbene la sua carriera sia in irreversibile declino, tenta di riconquistare il rapporto con sua figlia spazzato via dal recente divorzio, tenta di aiutare una giovane sceneggiatrice di talento. Si adatta alla sua nuova casa, vuota e troppo spaziosa per la sua solitudine, si occupa delle incombenze burocratiche da cui era sempre fuggito. Alle volte piange e alle volte sorride delle cose assurde che accadono a chi vaga la vita senza una meta. Il caso gli regala fugaci incontri con persone sconosciute. L’unica compagnia stabile è una certa malinconia leggera come l’assenza di gravità degli astronauti e affiora anche una speranza sottile come un suono lontano. Alla fine di questi giorni scoprirà che la vita era crollata molto tempo prima e non si ricostruisce. Ma, saldati i conteggi e pagati i debiti, scopre che c’è in agguato un futuro anche per lui.
Desideri essere cancellato? Scrivi a: info@italyformovies.it
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