Te l’avevo detto, opera seconda di Ginevra Elkann, una produzione The Apartment, Tenderstories, Small Forward Productions, Rai Cinema, con Marisa Borini, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Danny Huston, Sofia Panizzi, Alba Rohrwacher, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, è ambientato a Roma durante un fine settimana di gennaio, quando arriva un'improvvisa ondata di caldo. Il sole è inizialmente piacevole, ma il caldo raggiunge rapidamente un livello spaventoso, con il risultato che persone e animali perdono l'autocontrollo.
I personaggi sono infatti costretti a confrontarsi con le difficoltà che hanno abilmente evitato di affrontare per tutta la vita, che si tratti di cibo, sesso, droghe, religione o chirurgia plastica. Ma ora non possono più scappare. Sono tutti così concentrati sui propri problemi e i propri bisogni che non vedono, accanto a loro, il mondo che sta per crollare. Riescono a vedere solo se stessi e non ciò che li circonda.
"Ho scelto di ambientare il film a Roma perché è la 'Città Eterna' e possiede una sorta di solennità e universalità che sento in sintonia con i temi del film" si legge nelle note della regista.
La Roma, fotografata Vladan Radovic, appare avvolta in una nube che fa apparire tutto color ocra, che cresce e appesantisce il tutto fino a diventare talmente fitta da far perdere l’orientamento ai protagonisti del film.
Sotto questa nube, ad incorniciare le vicende dei personaggi, si riconoscono alcuni scorci della Città Eterna: una trafficata piazza Venezia con il Vittoriano; piazzale Flaminio, da cui si intravede l’ingresso a villa Borghese;piazzale del Verano, dove padre Bill conduce la sorella Fran per seppellire i resti della madre. Peccato che la defunta avesse espresso il desiderio di essere seppellita invece al cimitero acattolico, che sorge nel quartirere Testaccio, all’ombra della piramide Cestia e dove i due fratelli arrivano di notte.
Te l’avevo detto, opera seconda di Ginevra Elkann, una produzione The Apartment, Tenderstories, Small Forward Productions, Rai Cinema, con Marisa Borini, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Danny Huston, Sofia Panizzi, Alba Rohrwacher, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, è ambientato a Roma durante un fine settimana di gennaio, quando arriva un'improvvisa ondata di caldo. Il sole è inizialmente piacevole, ma il caldo raggiunge rapidamente un livello spaventoso, con il risultato che persone e animali perdono l'autocontrollo.
I personaggi sono infatti costretti a confrontarsi con le difficoltà che hanno abilmente evitato di affrontare per tutta la vita, che si tratti di cibo, sesso, droghe, religione o chirurgia plastica. Ma ora non possono più scappare. Sono tutti così concentrati sui propri problemi e i propri bisogni che non vedono, accanto a loro, il mondo che sta per crollare. Riescono a vedere solo se stessi e non ciò che li circonda.
"Ho scelto di ambientare il film a Roma perché è la 'Città Eterna' e possiede una sorta di solennità e universalità che sento in sintonia con i temi del film" si legge nelle note della regista.
La Roma, fotografata Vladan Radovic, appare avvolta in una nube che fa apparire tutto color ocra, che cresce e appesantisce il tutto fino a diventare talmente fitta da far perdere l’orientamento ai protagonisti del film.
Sotto questa nube, ad incorniciare le vicende dei personaggi, si riconoscono alcuni scorci della Città Eterna: una trafficata piazza Venezia con il Vittoriano; piazzale Flaminio, da cui si intravede l’ingresso a villa Borghese;piazzale del Verano, dove padre Bill conduce la sorella Fran per seppellire i resti della madre. Peccato che la defunta avesse espresso il desiderio di essere seppellita invece al cimitero acattolico, che sorge nel quartirere Testaccio, all’ombra della piramide Cestia e dove i due fratelli arrivano di notte.
The Apartment, Tenderstories, Small Forward Productions, Rai Cinema
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un’anomala ondata di caldo si impossessa della città. Nell’arco di due giorni i nostri protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite, abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce.