Dopo tre stagioni (2007, 2008 e 2010) e un film (2011), torna la serie satirica Boris per raccontare, alla sua maniera, cosa succede nei set di un film o di una serie tv. La quarta stagione, scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo (orfani del compianto Mattia Torre a cui viene riservato un omaggio), rivede protagonista la sgangherata e irriverente troupe per una nuova avventura girata in nove settimane a Roma, principalmente presso gli studi di Cinecittà.
Se le prime tre stagioni raccontavano il dietro le della serie italiana Gli occhi del cuore, la quarta vede il ritorno di tutti i personaggi storici sul set de La vita di Gesù, da un'idea di Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti), che non solo vestirà i panni del protagonista, notoriamente morto a 33 anni quando lui ne ha 50, ma anche quelli di produttore, con la sua SNIP (So Not Italian Production) che l’attore ha fondato con sua moglie Corinna (Carolina Crescentini), altra colonna de Gli occhi del cuore. Il gruppo capitanato da René Ferretti (Francesco Pannofino) dovrà fare i conti con un mondo profondamente cambiato, dove a farla da padrona sono i social, gli influencer e le piattaforme di streaming. Il progetto La vita di Gesù ha suscitato l’attenzione della Piattaforma europea più importante, dove da qualche mese lavora Alessandro (Tiberi), ex stagista sul set de Gli occhi del cuore. La presentazione della piattaforma presso la libreria La Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma all'inizio del primo episodio è l'occasione per incontrare nuovamente tutti i personaggi.
Tra set ricostruiti e permanenti, Cinecittà interpreta se stessa: già nel trailer René, passeggiando tra le imponenti scenografie degli storici studios, nota l’insegna “Ferretti sogna Fellini” illudendosi per un attimo che la piattaforma abbia voluto onorare la sua persona. È Diego Lopez (Antonio Catania) che, in pensione dalla Rete, si è reinventato produttore con la sua QQQ (Qualità, Qualità, Qualità), a svelargli l’arcano: “È Dante Ferretti! Lo scenografo di Fellini, premio Oscar”.
Dopo tre stagioni (2007, 2008 e 2010) e un film (2011), torna la serie satirica Boris per raccontare, alla sua maniera, cosa succede nei set di un film o di una serie tv. La quarta stagione, scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo (orfani del compianto Mattia Torre a cui viene riservato un omaggio), rivede protagonista la sgangherata e irriverente troupe per una nuova avventura girata in nove settimane a Roma, principalmente presso gli studi di Cinecittà.
Se le prime tre stagioni raccontavano il dietro le della serie italiana Gli occhi del cuore, la quarta vede il ritorno di tutti i personaggi storici sul set de La vita di Gesù, da un'idea di Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti), che non solo vestirà i panni del protagonista, notoriamente morto a 33 anni quando lui ne ha 50, ma anche quelli di produttore, con la sua SNIP (So Not Italian Production) che l’attore ha fondato con sua moglie Corinna (Carolina Crescentini), altra colonna de Gli occhi del cuore. Il gruppo capitanato da René Ferretti (Francesco Pannofino) dovrà fare i conti con un mondo profondamente cambiato, dove a farla da padrona sono i social, gli influencer e le piattaforme di streaming. Il progetto La vita di Gesù ha suscitato l’attenzione della Piattaforma europea più importante, dove da qualche mese lavora Alessandro (Tiberi), ex stagista sul set de Gli occhi del cuore. La presentazione della piattaforma presso la libreria La Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma all'inizio del primo episodio è l'occasione per incontrare nuovamente tutti i personaggi.
Tra set ricostruiti e permanenti, Cinecittà interpreta se stessa: già nel trailer René, passeggiando tra le imponenti scenografie degli storici studios, nota l’insegna “Ferretti sogna Fellini” illudendosi per un attimo che la piattaforma abbia voluto onorare la sua persona. È Diego Lopez (Antonio Catania) che, in pensione dalla Rete, si è reinventato produttore con la sua QQQ (Qualità, Qualità, Qualità), a svelargli l’arcano: “È Dante Ferretti! Lo scenografo di Fellini, premio Oscar”.
Ambientata originariamente nel backstage di una serie italiana low budget intitolata Gli occhi del cuore, la quarta stagione racconta il ritorno della storica troupe capitanata dal regista René Ferretti sul set de La vita di Gesù da un'idea di Stanis La Rochelle. Intanto però il mondo e la televisione sono cambiati. A dettare legge sono i social, gli influencer e le piattaforme di streaming. Il progetto ha suscitato l’attenzione della Piattaforma europea più importante ma, prima del via libera definitivo, serve l'approvazione delle sceneggiature (il "lock") da parte dell'Algoritmo.