Tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna e scritto dai fratelli D’Innocenzo, il film Educazione Fisica di Stefano Cipani è stato girato interamente in una palestra ricostruita in studio presso il Teatro 8 di Cinecittà. Un luogo volutamente “senza fronzoli”, dove tutto è rivolto alla discussione e al tema centrale dell’opera, urgente e attuale, ovvero il senso di responsabilità che pervade e allo stesso tempo si sottrae ai personaggi del film.
La palestra di scuola è una sorta di aula di tribunale dove la preside (Giovanna Mezzogiorno) convoca un gruppo di genitori – Angela Finocchiaro, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria – per discutere di un accadimento spiacevole di cui i loro figli sembrano essere i responsabili.
Tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna e scritto dai fratelli D’Innocenzo, il film Educazione Fisica di Stefano Cipani è stato girato interamente in una palestra ricostruita in studio presso il Teatro 8 di Cinecittà. Un luogo volutamente “senza fronzoli”, dove tutto è rivolto alla discussione e al tema centrale dell’opera, urgente e attuale, ovvero il senso di responsabilità che pervade e allo stesso tempo si sottrae ai personaggi del film.
La palestra di scuola è una sorta di aula di tribunale dove la preside (Giovanna Mezzogiorno) convoca un gruppo di genitori – Angela Finocchiaro, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria – per discutere di un accadimento spiacevole di cui i loro figli sembrano essere i responsabili.
I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.