Il Parco archeologico del Colosseo comprende testimonianze risalenti all’età del bronzo per arrivare a opere più contemporanee. Al suo interno primeggia il Colosseo ma l’area include il Foro Romano, il Palatino, la Domus Aurea sul colle Oppio, l’arco di Costantino e la Meta Sudans nella valle del Colosseo.
Noto anche come Anfiteatro Flavio, in onore della dinastia dei Flavi, il nome Colosseo fa riferimento non alle dimensioni ma al Colosso di Nerone che si ergeva al suo fianco. Ospitando 50.000 spettatori, il Colosseo fu il primo e più vasto anfiteatro permanente dell’antica Roma. Dopo la fine dell’impero cadde in stato di abbandono ma nel medioevo fu trasformato in fortezza.
Le mura esterne del Colosseo presentano 3 livelli di archi. La cavea, riservata al pubblico, era divisa in 3 anelli di posti; il podium, una terrazza di fronte agli spalti, era riservato all’imperatore. Periodicamente ospita esposizioni temporanee e spettacoli moderni.
Protagonista della vita politica e religiosa della città antica è invece il Foro Romano, un insieme di monumenti e costruzioni che sono mutati nel tempo. Inizialmente gli edifici vennero costruiti per le attività politiche, religiose e commerciali, poi, alla fine dell’età repubblicana, l’antico Foro Romano era divenuto insufficiente a svolgere la funzione di centro amministrativo.
Nel Medioevo i monumenti vennero abbandonati o trasformati in chiese: la Curia Iulia divenne la Chiesa di Sant’Adriano; parte del Tempio di Antonino e Faustina fu trasformato nella Chiesa di San Lorenzo in Miranda, mentre il Tempo di Romolo divenne la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano.
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