Il film si apre dalla fine, ovvero su una panoramica di una lussuosa villa con la facciata in pietra, la casa di Gianni (Vittorio Gassman), che si trova nel quartiere residenziale romano dell’Olgiata, a nord della Capitale. Un lungo flashback riporta i protagonisti al passato. Luogo simbolo della narrazione, filo conduttore di tutta la pellicola, è il Re della mezza porzione, dove i protagonisti si incontrano, scontrano, si innamorano e tradiscono: la trattoria esisteva davvero nel 1974 e si trovava in piazza della Consolazione.
Antonio (Nino Manfredi), portantino all’ospedale San Camillo (in realtà l’Istituto San Michele di piazzale Tosti), conosce Luciana (Stefania Sandrelli) e pur di uscire con lei accetta di accompagnarla ad uno spettacolo teatrale: gli esterni del teatro sono quelli di galleria Sciarra, passaggio pedonale coperto nel centralissimo rione Trevi. Il legame funziona fino all’arrivo di Gianni, che porta via Luciana all’amico: i due, mentre passeggiano in bici per il quartiere Aventino, sembrano felici e progettano un futuro insieme.
Nel frattempo anche Nicola (Stefano Satta Flores), dopo aver perso il posto di insegnante e lasciati moglie e figlio a Nocera Inferiore, si trasferisce a Roma, dove incontra l’amico Antonio, con cui intavola discussioni sul futuro sul porto di Ripa Grande, lungo il Tevere all’altezza del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande.
Sulla scalinata di Trinità dei Monti, a piazza di Spagna, Nicola e Luciana fanno conoscenza evidentemente brilli. Ma Luciana non ha dimenticato Gianni, che scopre del gesto estremo della donna quando va a ritirare la posta nella sua vecchia casa nei pressi di piazza Caprera, nel quartiere Trieste, la stessa della Pensione Friuli dove alloggia Luciana. Antonio incontra nuovamente Luciana, aspirante attrice, che parla con Marcello Mastroianni: in quel momento infatti, Federico Fellini sta girando una delle scene più celebri del suo La Dolce Vita, il bagno di Anita Ekber nella fontana di Trevi. Passano gli anni e un nuovo incontro e definitivo chiarimento tra i due avviene in piazza San Giovanni in Laterano, su una panchina ai piedi della statua di San Francesco. Antonio incontra anche Gianni in piazza del Popolo anni dopo la scazzottata a causa di Luciana: il portantino è convinto che l’amico faccia il posteggiatore.
L’epilogo del film: in piazza Sauli, quartiere Garbatella, davanti ad una scuola elementare, i quattro protagonisti si rincontreranno e si scoprirà chi di loro ha realizzato i propri sogni.
Il film si apre dalla fine, ovvero su una panoramica di una lussuosa villa con la facciata in pietra, la casa di Gianni (Vittorio Gassman), che si trova nel quartiere residenziale romano dell’Olgiata, a nord della Capitale. Un lungo flashback riporta i protagonisti al passato. Luogo simbolo della narrazione, filo conduttore di tutta la pellicola, è il Re della mezza porzione, dove i protagonisti si incontrano, scontrano, si innamorano e tradiscono: la trattoria esisteva davvero nel 1974 e si trovava in piazza della Consolazione.
Antonio (Nino Manfredi), portantino all’ospedale San Camillo (in realtà l’Istituto San Michele di piazzale Tosti), conosce Luciana (Stefania Sandrelli) e pur di uscire con lei accetta di accompagnarla ad uno spettacolo teatrale: gli esterni del teatro sono quelli di galleria Sciarra, passaggio pedonale coperto nel centralissimo rione Trevi. Il legame funziona fino all’arrivo di Gianni, che porta via Luciana all’amico: i due, mentre passeggiano in bici per il quartiere Aventino, sembrano felici e progettano un futuro insieme.
Nel frattempo anche Nicola (Stefano Satta Flores), dopo aver perso il posto di insegnante e lasciati moglie e figlio a Nocera Inferiore, si trasferisce a Roma, dove incontra l’amico Antonio, con cui intavola discussioni sul futuro sul porto di Ripa Grande, lungo il Tevere all’altezza del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande.
Sulla scalinata di Trinità dei Monti, a piazza di Spagna, Nicola e Luciana fanno conoscenza evidentemente brilli. Ma Luciana non ha dimenticato Gianni, che scopre del gesto estremo della donna quando va a ritirare la posta nella sua vecchia casa nei pressi di piazza Caprera, nel quartiere Trieste, la stessa della Pensione Friuli dove alloggia Luciana. Antonio incontra nuovamente Luciana, aspirante attrice, che parla con Marcello Mastroianni: in quel momento infatti, Federico Fellini sta girando una delle scene più celebri del suo La Dolce Vita, il bagno di Anita Ekber nella fontana di Trevi. Passano gli anni e un nuovo incontro e definitivo chiarimento tra i due avviene in piazza San Giovanni in Laterano, su una panchina ai piedi della statua di San Francesco. Antonio incontra anche Gianni in piazza del Popolo anni dopo la scazzottata a causa di Luciana: il portantino è convinto che l’amico faccia il posteggiatore.
L’epilogo del film: in piazza Sauli, quartiere Garbatella, davanti ad una scuola elementare, i quattro protagonisti si rincontreranno e si scoprirà chi di loro ha realizzato i propri sogni.
Deantir
Nastro d'argento 1975: Migliore attore non protagonista a Aldo Fabrizi – Migliore attrice non protagonista a Giovanna Ralli – Migliore sceneggiatura a Age & Scarpelli ed Ettore Scola / Globo d'oro 1974: Migliore attore a Vittorio Gassman – Migliore attore rivelazione a Stefano Satta Flores
Antonio, Gianni e Nicola, tre partigiani legati da una forte amicizia, tornano alla vita di tutti i giorni dopo la guerra, ma il loro legame è messo a dura prova dalla realtà quotidiana e da una donna.