La fiction Rai È arrivata la felicità è ambientata principalmente a Roma. La sigla iniziale è un rapido tour della capitale: partendo dal Pincio Angelica e Orlando portano in giro per la città due grandi cuori rossi, per poi passare dal “fontanone” dell’Acqua Paola e in piazza Garibaldi al Gianicolo, da cui si gode un splendido panorama sulla città; seguono la galleria Alberto Sordi, in via del Corso all’altezza di piazza Colonna, la scalinata del Campidoglio, il Colosseo, il mercato rionale a Monteverde, il Circo Massimo, piazza di Spagna e piazza del Popolo.
Orlando è benestante e vive al quartiere Flaminio. Per gli esterni della casa è stato scelto un edificio che si trova in via Sacconi. Lavora assieme al fratello Pietro in uno studio di architettura ai Parioli in piazza del Fante. In entrambi i casi, gli interni sono stati ricostruiti a Cinecittà.
Angelica risiede invece al quartiere popolare di Testaccio, in via Giovanni da Castel Bolognese (anche in questo caso gli interni sono una creazione di Cinecittà) e lavora in una libreria-ludoteca che si trova nel quartiere in piazza Santa Maria Liberatrice (è la libreria Arion ed esiste davvero). Avrebbe dovuto sposarsi con Vittorio, e andare a vivere nella lussuosa villa di un complesso residenziale all’Olgiata che Orlando sta ristrutturando.
I genitori di Angelica gestiscono una pasticceria: anche questa esiste davvero, è la pasticceria Linari, in via Zabaglia al Testaccio. Valeria, sorella di Angelica, e la compagna Rita vivono al Portonaccio, in via Arimondi. I due palazzi utilizzati per le riprese di interni ed esterni sono l’uno di fronte all’altro.
La fiction Rai È arrivata la felicità è ambientata principalmente a Roma. La sigla iniziale è un rapido tour della capitale: partendo dal Pincio Angelica e Orlando portano in giro per la città due grandi cuori rossi, per poi passare dal “fontanone” dell’Acqua Paola e in piazza Garibaldi al Gianicolo, da cui si gode un splendido panorama sulla città; seguono la galleria Alberto Sordi, in via del Corso all’altezza di piazza Colonna, la scalinata del Campidoglio, il Colosseo, il mercato rionale a Monteverde, il Circo Massimo, piazza di Spagna e piazza del Popolo.
Orlando è benestante e vive al quartiere Flaminio. Per gli esterni della casa è stato scelto un edificio che si trova in via Sacconi. Lavora assieme al fratello Pietro in uno studio di architettura ai Parioli in piazza del Fante. In entrambi i casi, gli interni sono stati ricostruiti a Cinecittà.
Angelica risiede invece al quartiere popolare di Testaccio, in via Giovanni da Castel Bolognese (anche in questo caso gli interni sono una creazione di Cinecittà) e lavora in una libreria-ludoteca che si trova nel quartiere in piazza Santa Maria Liberatrice (è la libreria Arion ed esiste davvero). Avrebbe dovuto sposarsi con Vittorio, e andare a vivere nella lussuosa villa di un complesso residenziale all’Olgiata che Orlando sta ristrutturando.
I genitori di Angelica gestiscono una pasticceria: anche questa esiste davvero, è la pasticceria Linari, in via Zabaglia al Testaccio. Valeria, sorella di Angelica, e la compagna Rita vivono al Portonaccio, in via Arimondi. I due palazzi utilizzati per le riprese di interni ed esterni sono l’uno di fronte all’altro.
L’amore tra Angelica, vedova con due gemelle che sta per risposarsi, e Orlando, appena lasciato dalla moglie con due figli.