L’uomo e la montagna, l’eterna sfida, il bisogno di superare se stessi. Se questa montagna è la più alta del mondo, l’Everest, questa sfida ha dell’impossibile. È su queste vette, sul tetto del mondo, tra neve perenne e aria rarefatta, con il tempo che cambia all’improvviso, tra sole, temporali e tempeste di neve, che si svolge la vera storia di un gruppo di uomini un po’ coraggiosi e un pizzico incoscienti. Una volta raggiunta la cima, la discesa è un’altra sfida. Girato tra grandi difficoltà per accentuarne il realismo, fino a 1.800 metri di altitudine, dormendo in rifugi senza riscaldamento e con coperte elettriche per scaldarsi con temperature che sono scese anche a -30 gradi.
La pellicola è stata girata in parte in Nepal, a Kathmandu e al Campo base dell’Everest, e in Italia, a Cinecittà, dove una piscina di 7 mila metri quadrati riempita con pietra basaltica è servita a ricreare in studio le rocce dell’Himalaya, e in Val Senales, dove una squadra di circa 180 persone ha lavorato per rendere più realistiche le scene d’alta quota.
L’uomo e la montagna, l’eterna sfida, il bisogno di superare se stessi. Se questa montagna è la più alta del mondo, l’Everest, questa sfida ha dell’impossibile. È su queste vette, sul tetto del mondo, tra neve perenne e aria rarefatta, con il tempo che cambia all’improvviso, tra sole, temporali e tempeste di neve, che si svolge la vera storia di un gruppo di uomini un po’ coraggiosi e un pizzico incoscienti. Una volta raggiunta la cima, la discesa è un’altra sfida. Girato tra grandi difficoltà per accentuarne il realismo, fino a 1.800 metri di altitudine, dormendo in rifugi senza riscaldamento e con coperte elettriche per scaldarsi con temperature che sono scese anche a -30 gradi.
La pellicola è stata girata in parte in Nepal, a Kathmandu e al Campo base dell’Everest, e in Italia, a Cinecittà, dove una piscina di 7 mila metri quadrati riempita con pietra basaltica è servita a ricreare in studio le rocce dell’Himalaya, e in Val Senales, dove una squadra di circa 180 persone ha lavorato per rendere più realistiche le scene d’alta quota.
Universal Pictures, Cross Creek Pictures, Walden Media, Working Title Films, RVK Studios
Il film, che ha inaugurato la 72ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è tratto dal libro Into Thin Air (Aria sottile) scritto da Jon Krakauer nel 1997 e racconta la disastrosa spedizione del 1996 di due gruppi partiti per raggiungere la vetta dell'Everest, capeggiati da Rob Hall e Scott Fischer, due famose guide dell’Himalaya.