Il film gira intorno all’organizzazione di un “colpo” che dovrebbe risollevare le sorti di un gruppo di squattrinati. Il luogo prescelto è un banco dei pegni situato nell’immaginaria via delle Madonne: nella realtà si tratta di un edificio posto all’angolo tra la scalinata di via della Cordonata e via delle Tre Cannelle, in pieno centro di Roma, non lontano da piazza Venezia. In primo piano il “nasone” situato proprio ai piedi della scalinata, che ha la particolarità di avere tre “nasi” da dove fuoriesce l’acqua anziché uno solo come le altre fontane della capitale.
Le attività a cui sono dediti i membri della banda sono ben evidenti nel prologo del film, quando Cosimo e Capannelle tentano, e falliscono, un furto d’auto in via Alesia, nei pressi di porta Metronia.
Inizia la ricerca della pecora, ovvero colui che dovrà prendersi la colpa del tentato furto al posto di Cosimo: si offre Peppe “il Pantera” ma la sua recita non convincerà il giudice che lo sbatterà dentro assieme a Cosimo. Dalle vetrate alle spalle dei due compari è possibile riconoscere via Nazionale, e l'edificio in cui si svolge la scena è l'ex cinema Quirinale.
Il gruppo, durante la preparazione del colpo, effettua diversi sopralluoghi della zona, anche da una terrazza: la stessa che viene usata da Tiberio per le riprese della finestra del banco dei pegni (usando una macchina fotografica rubata a Porta Portese). Dal paesaggio attorno si evince che non ci troviamo a via delle Tre Cannelle ma più distante, a Santa Maria Maggiore, sull’Esquilino.
La preparazione al furto prevede anche una serie di lezioni di scasso: professore di questa singolare arte è Totò - Dante Cruciani. Le lezioni avvengono sulla terrazza di un palazzo a Casal Bertone, quartiere della periferia romana, e precisamente tra via Enrico Cosenz e via degli Orti di Malabarba.
Nelle scene finali il gruppo si divide dopo aver ultimato il colpo con risultati non proprio sperati. Roma è ancora addormentata alle prime luci dell’alba: Tiberio sale sul tram n° 7 in piazza Armenia, largo di via Britannia, nel quartiere Appio-Latino e Ferribotte aspetta il 31. Peppe e Capannelle, rimasti soli, si dirigono a piedi, per una via Valpolicella semideserta, verso i Campi Flegrei (nei pressi di Monte Sacro). Il Pantera per sfuggire alla polizia si nasconde in mezzo ad un gruppo di manovali che aspettano l’apertura di un cantiere e finisce, suo malgrado, per trovare lavoro.
Il film gira intorno all’organizzazione di un “colpo” che dovrebbe risollevare le sorti di un gruppo di squattrinati. Il luogo prescelto è un banco dei pegni situato nell’immaginaria via delle Madonne: nella realtà si tratta di un edificio posto all’angolo tra la scalinata di via della Cordonata e via delle Tre Cannelle, in pieno centro di Roma, non lontano da piazza Venezia. In primo piano il “nasone” situato proprio ai piedi della scalinata, che ha la particolarità di avere tre “nasi” da dove fuoriesce l’acqua anziché uno solo come le altre fontane della capitale.
Le attività a cui sono dediti i membri della banda sono ben evidenti nel prologo del film, quando Cosimo e Capannelle tentano, e falliscono, un furto d’auto in via Alesia, nei pressi di porta Metronia.
Inizia la ricerca della pecora, ovvero colui che dovrà prendersi la colpa del tentato furto al posto di Cosimo: si offre Peppe “il Pantera” ma la sua recita non convincerà il giudice che lo sbatterà dentro assieme a Cosimo. Dalle vetrate alle spalle dei due compari è possibile riconoscere via Nazionale, e l'edificio in cui si svolge la scena è l'ex cinema Quirinale.
Il gruppo, durante la preparazione del colpo, effettua diversi sopralluoghi della zona, anche da una terrazza: la stessa che viene usata da Tiberio per le riprese della finestra del banco dei pegni (usando una macchina fotografica rubata a Porta Portese). Dal paesaggio attorno si evince che non ci troviamo a via delle Tre Cannelle ma più distante, a Santa Maria Maggiore, sull’Esquilino.
La preparazione al furto prevede anche una serie di lezioni di scasso: professore di questa singolare arte è Totò - Dante Cruciani. Le lezioni avvengono sulla terrazza di un palazzo a Casal Bertone, quartiere della periferia romana, e precisamente tra via Enrico Cosenz e via degli Orti di Malabarba.
Nelle scene finali il gruppo si divide dopo aver ultimato il colpo con risultati non proprio sperati. Roma è ancora addormentata alle prime luci dell’alba: Tiberio sale sul tram n° 7 in piazza Armenia, largo di via Britannia, nel quartiere Appio-Latino e Ferribotte aspetta il 31. Peppe e Capannelle, rimasti soli, si dirigono a piedi, per una via Valpolicella semideserta, verso i Campi Flegrei (nei pressi di Monte Sacro). Il Pantera per sfuggire alla polizia si nasconde in mezzo ad un gruppo di manovali che aspettano l’apertura di un cantiere e finisce, suo malgrado, per trovare lavoro.
Cristaldi Film, Lux Film
Un gruppo di spiantati organizza un furto all'apparenza semplice: scassinare la cassaforte di un monte dei pegni entrando dall'abitazione vicina e sfondando il muro divisorio. Preparazione perfetta, ma quando fanno il buco si trovano nella cucina dello stesso appartamento e il frigorifero offre pasta e ceci...