La serie Il Re, ruota attorno ad un carcere in cui vige la legge del suo direttore, Bruno Testori, interpretato da Luca Zingaretti, e sulle indagini riguardo alcuni omicidi al suo interno e sulla presunta presenza di un terrorista tra i detenuti. Le scene in carcere hanno riguardato due istituti penitenziari reali entrambi in disuso, il carcere Le Nuove di Torino, oggi un museo, e l’ex carcere di Civitavecchia. Nelle scene ambientate all’interno della prigione, si riconosce in particolare la struttura ottocentesca dell’ex carcere Le Nuove, con la prima “rotonda”, una sorta di atrio poligonale circondato da celle con al centro una scala a chiocciola che conduce verso il basso.
Il faro denominato la lanterna, all’estremità occidentale di Trieste, che delimita l’ingresso al porto vecchio nei pressi del molo Fratelli Bandiera, è presente in tutte le inquadrature che mostrano la prigione dall’esterno. Il capoluogo friulano, città di frontiera, ben si presta a rappresentare l’ambientazione attorno ad un carcere di frontiera: oltre al porto vecchio, i personaggi si muovono anche a Melara, piazza Oberdan, il canale Ponterosso, il caffè San Marco, che diventa un locale cruciale per la trama, e Muggia Vecchia, attorno alla basilica medievale, dove si celebra un funerale.
La serie Il Re, ruota attorno ad un carcere in cui vige la legge del suo direttore, Bruno Testori, interpretato da Luca Zingaretti, e sulle indagini riguardo alcuni omicidi al suo interno e sulla presunta presenza di un terrorista tra i detenuti. Le scene in carcere hanno riguardato due istituti penitenziari reali entrambi in disuso, il carcere Le Nuove di Torino, oggi un museo, e l’ex carcere di Civitavecchia. Nelle scene ambientate all’interno della prigione, si riconosce in particolare la struttura ottocentesca dell’ex carcere Le Nuove, con la prima “rotonda”, una sorta di atrio poligonale circondato da celle con al centro una scala a chiocciola che conduce verso il basso.
Il faro denominato la lanterna, all’estremità occidentale di Trieste, che delimita l’ingresso al porto vecchio nei pressi del molo Fratelli Bandiera, è presente in tutte le inquadrature che mostrano la prigione dall’esterno. Il capoluogo friulano, città di frontiera, ben si presta a rappresentare l’ambientazione attorno ad un carcere di frontiera: oltre al porto vecchio, i personaggi si muovono anche a Melara, piazza Oberdan, il canale Ponterosso, il caffè San Marco, che diventa un locale cruciale per la trama, e Muggia Vecchia, attorno alla basilica medievale, dove si celebra un funerale.
Sky Studios, The Apartment, Wildside, Zocotoco
Il San Michele è un carcere di frontiera dove il direttore Bruno Testori applica la sua personale idea di giustizia: la legge dello Stato qui dentro non esiste, perché la legge è lui. Ma un duplice omicidio mette a repentaglio il suo dominio e rischia di portare alla luce il cancro che si annida nelle pieghe del regno.