Il povero villaggio di Fontamara venne ambientato nei luoghi cari a Ignazio Silone, in provincia dell’Aquila: tra questi Pescina, suo paese natale, in particolare quella parte dell’abitato semidistrutta dal terremoto della Marsica del 1915 sotto la torre Piccolomini, il villaggio di Gioia Vecchio nel comune di Gioia dei Marsi, Aielli. Parte di Fontamara è anche a Popoli (PE), dove si trova il campanile della Chiesa della Trinità, in cui Berardo Viola (Michele Placido) porta a spalle l’asino inviato dal podestà di Avezzano al posto del prete e dove, a seguito dell’incursione dei fascisti, il sacrestano decide di suicidarsi. I campi attorno al paese sono quelli della piana del Fucino. Le riprese dal basso della piana coinvolsero il paese peligno di Roccacasale e i resti del castello sovrastante.
Parte dello sceneggiato si ambienta a Roma, dove approdano Berardo e il giovane Antonio in cerca di miglior vita. Si riconoscono l’attuale piazza della Repubblica e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli; nei pressi del Colosseo, Gerardo dà prova ai cittadini della sua forza; sul lungotevere dovrà trascorrere la notte dopo essere stato cacciato dall’affittacamere in cui alloggiava con Antonio.
Il povero villaggio di Fontamara venne ambientato nei luoghi cari a Ignazio Silone, in provincia dell’Aquila: tra questi Pescina, suo paese natale, in particolare quella parte dell’abitato semidistrutta dal terremoto della Marsica del 1915 sotto la torre Piccolomini, il villaggio di Gioia Vecchio nel comune di Gioia dei Marsi, Aielli. Parte di Fontamara è anche a Popoli (PE), dove si trova il campanile della Chiesa della Trinità, in cui Berardo Viola (Michele Placido) porta a spalle l’asino inviato dal podestà di Avezzano al posto del prete e dove, a seguito dell’incursione dei fascisti, il sacrestano decide di suicidarsi. I campi attorno al paese sono quelli della piana del Fucino. Le riprese dal basso della piana coinvolsero il paese peligno di Roccacasale e i resti del castello sovrastante.
Parte dello sceneggiato si ambienta a Roma, dove approdano Berardo e il giovane Antonio in cerca di miglior vita. Si riconoscono l’attuale piazza della Repubblica e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli; nei pressi del Colosseo, Gerardo dà prova ai cittadini della sua forza; sul lungotevere dovrà trascorrere la notte dopo essere stato cacciato dall’affittacamere in cui alloggiava con Antonio.
Rai, Erre Cinematografica
Nastro d'argento 1981: Migliore attrice non protagonista a Ida Di Benedetto
Dall’omonimo romanzo di Ignazio Silone. A Fontamara, paesino della Valle del Giovenco i cosiddetti cafoni sono vittime della propria ignoranza, dei soprusi dei proprietari terrieri e del governo fascista.
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