Il Parco archeologico di Ostia Antica è uno tra i parchi archeologici più conosciuti della provincia di Roma. Le rovine della città furono scavate nel XIX secolo: si sono conservate, insieme ai monumenti pubblici, numerose abitazioni e strutture produttive.
Vicino all'ingresso, la porta Romana dà sul decumanus maximus, la strada centrale del sito, che si snoda per oltre 1 km fino a porta Marina, che in passato si affacciava sul mare. Lungo il decumanus maximus si trovano le terme di Nettuno, decorate da numerosi mosaici. Accanto alle terme sorge il teatro, fatto costruire da Marco Vipsanio Agrippa. Lo spiazzo erboso che si estende dietro il teatro è il foro delle Corporazioni, dove erano ospitati gli uffici delle corporazioni mercantili di Ostia. Si ritiene che i mosaici lungo il suo perimetro simboleggiassero le attività commerciali della piazza: navi e delfini indicavano le compagnie di spedizioni, mentre l'elefante faceva riferimento al commercio dell'avorio. Proseguendo in direzione di porta Marina si raggiunge un altro luogo di grande interesse: il thermopolium, una locanda che vendeva cibo e bevande. Ci sono ancora il bancone centrale e il menu affrescato sul muro. Sul lato opposto del decumanus maximus giacciono i resti delle terme del Foro, in origine il più grande complesso termale della città. Di questo complesso fa parte anche un piccolo museo, che espone le statue dei sarcofagi riportati alla luce nel sito archeologico.
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