Fabrizio del Dongo trascorre la sua infanzia tra Milano e l’immaginario Castello di Grianta, tenuta del padre sul lago di Como, ricostruita nel Castello Rivalta (PC), il cui nome deriva da Ripa Alta, la riva del Trebbia. Qui, nel 218 a.C., si sarebbe combattuta una battaglia fra Annibale e le legioni romane.
È solo un giovinetto quando si accende agli ideali di libertà di Napoleone. Così, quando questi scappa dall’Elba alla riconquista del potere, Fabrizio lo seguirà fino a Waterloo (la battaglia è stata ricostruita nella campagna di Bologna) e assisterà alla sua sconfitta.
Sempre a Bologna, anni dopo, sarà arrestato (per aver ucciso in un duello un rivale in amore) e rinchiuso nella Torre Farnese: per la fiction, Torre Farnese è stata ricostruita al Castello di Torrechiara (PR). Il duello avviene nei giardini di Villa Isolani (BO).
Terminati gli studi ecclesiastici a Napoli, Fabrizio, ormai monsignore, raggiunge Parma, dove vive la zia Gina Pietranera, sua protettrice e segretamente innamorata di lui. In questa città si svolge la maggior parte della vicenda.
Gina Pietranera è a sua volta protetta del conte Mosca della Rovere Sorezana, Ministro della guerra del principe di Parma che si è perdutamente innamorato di lei durante una serata a teatro e la convince a trasferirsi a Parma. La scena si svolge alla Scala di Milano, ma è stata girata al Teatro Valli di Reggio Emilia.
Fabrizio è però innamorato di Clelia e lei, che lo ricambia, sarà costretta a sposare un altro, per un voto fatto per la salvezza dell’amato. Il matrimonio si celebra al Duomo di Parma, cattedrale romanica risalente al 1059.
La scintilla tra Fabrizio e Clelia era scoccata a Palazzo San Severina durante una sontuosa festa da ballo: la location scelta per l’incontro fatale è Palazzo Albergati a Zola Predosa (BO).
Il Marchese Crescenti, marito di Clelia, dimora alla Rocca Meli Lupi di Soragna (PR) i cui saloni e il giardino sono stati messi a disposizione della produzione. Dal pulpito della chiesa adiacente, Fabrizio tiene sermoni sull’amore. Dalle finestre del palazzo, Clelia si strugge d’amore.
Nelle battute finali del film, Fabrizio, distrutto dalla morte delle persone che ama, si ritira nella Certosa di Parma. Il chiostro è stato ricostruito nel convento benedettino di San Giovanni. Piazza San Giovanni, fa invece da sfondo per altre scene del film, come quelle del teatro di strada. La Certosa, invece, situata fuori dalla città in direzione nord, è la Certosa di Paradigna o Abbazia Cistercense di Valserena del 1298. Oggi ospita il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Altre scene sono ambientate alla Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR) dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della nobiltà, alla Reggia ducale di Colorno (PR), che ha di fronte il gli scavi archeologici di Sanguigna, e nella chiesa di Colorno.
Fabrizio del Dongo trascorre la sua infanzia tra Milano e l’immaginario Castello di Grianta, tenuta del padre sul lago di Como, ricostruita nel Castello Rivalta (PC), il cui nome deriva da Ripa Alta, la riva del Trebbia. Qui, nel 218 a.C., si sarebbe combattuta una battaglia fra Annibale e le legioni romane.
È solo un giovinetto quando si accende agli ideali di libertà di Napoleone. Così, quando questi scappa dall’Elba alla riconquista del potere, Fabrizio lo seguirà fino a Waterloo (la battaglia è stata ricostruita nella campagna di Bologna) e assisterà alla sua sconfitta.
Sempre a Bologna, anni dopo, sarà arrestato (per aver ucciso in un duello un rivale in amore) e rinchiuso nella Torre Farnese: per la fiction, Torre Farnese è stata ricostruita al Castello di Torrechiara (PR). Il duello avviene nei giardini di Villa Isolani (BO).
Terminati gli studi ecclesiastici a Napoli, Fabrizio, ormai monsignore, raggiunge Parma, dove vive la zia Gina Pietranera, sua protettrice e segretamente innamorata di lui. In questa città si svolge la maggior parte della vicenda.
Gina Pietranera è a sua volta protetta del conte Mosca della Rovere Sorezana, Ministro della guerra del principe di Parma che si è perdutamente innamorato di lei durante una serata a teatro e la convince a trasferirsi a Parma. La scena si svolge alla Scala di Milano, ma è stata girata al Teatro Valli di Reggio Emilia.
Fabrizio è però innamorato di Clelia e lei, che lo ricambia, sarà costretta a sposare un altro, per un voto fatto per la salvezza dell’amato. Il matrimonio si celebra al Duomo di Parma, cattedrale romanica risalente al 1059.
La scintilla tra Fabrizio e Clelia era scoccata a Palazzo San Severina durante una sontuosa festa da ballo: la location scelta per l’incontro fatale è Palazzo Albergati a Zola Predosa (BO).
Il Marchese Crescenti, marito di Clelia, dimora alla Rocca Meli Lupi di Soragna (PR) i cui saloni e il giardino sono stati messi a disposizione della produzione. Dal pulpito della chiesa adiacente, Fabrizio tiene sermoni sull’amore. Dalle finestre del palazzo, Clelia si strugge d’amore.
Nelle battute finali del film, Fabrizio, distrutto dalla morte delle persone che ama, si ritira nella Certosa di Parma. Il chiostro è stato ricostruito nel convento benedettino di San Giovanni. Piazza San Giovanni, fa invece da sfondo per altre scene del film, come quelle del teatro di strada. La Certosa, invece, situata fuori dalla città in direzione nord, è la Certosa di Paradigna o Abbazia Cistercense di Valserena del 1298. Oggi ospita il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Altre scene sono ambientate alla Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR) dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della nobiltà, alla Reggia ducale di Colorno (PR), che ha di fronte il gli scavi archeologici di Sanguigna, e nella chiesa di Colorno.
Tangram Film, JNP France Films, Aprime
Nel 1815 il giovane Fabrizio del Dongo scappa di casa per unirsi alle truppe di Napoleone e assiste alla disfatta di Waterloo. Denunciato dal padre che teme di essere accusato di tradimento dagli austriaci e protetto dalla zia Gina, innamorata di lui, approderà in seminario a Napoli e a Parma dalla zia. Nel frattempo conosce Clelia, figlia del Generale Conti, responsabile della fortezza di Parma, e se ne innamora.