La serie Rai Brennero in 8 episodi è girata e ambientata interamente a Bolzano. La storia prende spunto da un episodio storico realmente accaduto del 1961 e conosciuto come la “notte dei fuochi”. Fu la notte in cui un gruppo di attivisti sudtirolesi, con l’intento di attirare l’attenzione internazionale sulla questione dell’autonomia dell’Alto Adige, danneggiò con una serie di attentati le infrastrutture energetiche del territorio.
All’evento storico si aggancia l’elemento di finzione: uno spietato serial killer noto come “il mostro di Bolzano”, è tornato a colpire dopo decenni. Le indagini vengono affidate alla giovane e inesperta PM Eva Kofler (Elena Radonicich), proveniente da una facoltosa famiglia di cultura tedesca, nonché figlia dell’ex procuratore capo di Bolzano e moglie dell’attuale prefetto. Ad affiancarlo l’impulsivo ispettore Paolo Costa (Matteo Martari), di lingua e cultura italiana, a cui il mostro ha portato via una gamba e la partner. Entrambi sembrano inizialmente rappresentare lo stereotipo della propria cultura: austera, fredda e razionale lei; affascinante, spaccone e avventato lui. Ma è davvero così o sono solo semplici pregiudizi? La frequentazione coatta porterà Eva e Paolo a scoprirsi diversi da quello che pensano, diventando una solidissima coppia investigativa.
La città di Bolzano, con i suoi portici, le piazze e i vicoli, circondata da uno scenario naturale di grande impatto, è protagonista e parte integrante di questa storia: sin dai primi fotogrammi, quando un uomo di cultura tedesca viene trovato ucciso in vicolo Guido Anton Muss. Le riprese hanno coinvolto diverse vie e piazze cittadine: piazza Walther, piazza del Grano, piazza delle Erbe, via della Mostra, viale Venezia, via Rasmo, il ponticello Museion e il ponte e i giardini Talvera, piazza della Vittoria.
Una scena fondamentale che dà una svolta alla trama si svolge all’esterno del centro commerciale Centrum di Bolzano. L’hotel Europa Splendid, teatro di un omicidio, si trova in corso della Libertà a Merano. Durante le indagini i protagonisti utilizzano la funivia Renon. Il palazzo del ghiaccio di Collalbo è al centro di uno degli episodi della serie.
Grande attenzione anche alla scelta delle abitazioni: la benestante Eva vive con il marito e il padre presso Castel Giovanelli, tipico esempio dello stile architettonico dell'Oltradige che si trova a Sant’Antonio (Caldaro). La casa di Mathilde si trova invece a Merano, in piazza della Rena. Il nascondiglio del mostro è lo scenografico Castello di Monticolo (Seeschlössl), costruito attorno al 1888 in stile medievale in mezzo al bosco nei pressi del lago di Monticolo ad Appiano sulla Strada del Vino.
Riprese anche a Egna, Ora, Renon, presso le terme di Merano.
La serie Rai Brennero in 8 episodi è girata e ambientata interamente a Bolzano. La storia prende spunto da un episodio storico realmente accaduto del 1961 e conosciuto come la “notte dei fuochi”. Fu la notte in cui un gruppo di attivisti sudtirolesi, con l’intento di attirare l’attenzione internazionale sulla questione dell’autonomia dell’Alto Adige, danneggiò con una serie di attentati le infrastrutture energetiche del territorio.
All’evento storico si aggancia l’elemento di finzione: uno spietato serial killer noto come “il mostro di Bolzano”, è tornato a colpire dopo decenni. Le indagini vengono affidate alla giovane e inesperta PM Eva Kofler (Elena Radonicich), proveniente da una facoltosa famiglia di cultura tedesca, nonché figlia dell’ex procuratore capo di Bolzano e moglie dell’attuale prefetto. Ad affiancarlo l’impulsivo ispettore Paolo Costa (Matteo Martari), di lingua e cultura italiana, a cui il mostro ha portato via una gamba e la partner. Entrambi sembrano inizialmente rappresentare lo stereotipo della propria cultura: austera, fredda e razionale lei; affascinante, spaccone e avventato lui. Ma è davvero così o sono solo semplici pregiudizi? La frequentazione coatta porterà Eva e Paolo a scoprirsi diversi da quello che pensano, diventando una solidissima coppia investigativa.
La città di Bolzano, con i suoi portici, le piazze e i vicoli, circondata da uno scenario naturale di grande impatto, è protagonista e parte integrante di questa storia: sin dai primi fotogrammi, quando un uomo di cultura tedesca viene trovato ucciso in vicolo Guido Anton Muss. Le riprese hanno coinvolto diverse vie e piazze cittadine: piazza Walther, piazza del Grano, piazza delle Erbe, via della Mostra, viale Venezia, via Rasmo, il ponticello Museion e il ponte e i giardini Talvera, piazza della Vittoria.
Una scena fondamentale che dà una svolta alla trama si svolge all’esterno del centro commerciale Centrum di Bolzano. L’hotel Europa Splendid, teatro di un omicidio, si trova in corso della Libertà a Merano. Durante le indagini i protagonisti utilizzano la funivia Renon. Il palazzo del ghiaccio di Collalbo è al centro di uno degli episodi della serie.
Grande attenzione anche alla scelta delle abitazioni: la benestante Eva vive con il marito e il padre presso Castel Giovanelli, tipico esempio dello stile architettonico dell'Oltradige che si trova a Sant’Antonio (Caldaro). La casa di Mathilde si trova invece a Merano, in piazza della Rena. Il nascondiglio del mostro è lo scenografico Castello di Monticolo (Seeschlössl), costruito attorno al 1888 in stile medievale in mezzo al bosco nei pressi del lago di Monticolo ad Appiano sulla Strada del Vino.
Riprese anche a Egna, Ora, Renon, presso le terme di Merano.
Una PM originaria di una facoltosa famiglia di lingua tedesca e un ispettore di lingua e cultura italiana con un passato difficile sono costretti a lavorare insieme al caso di un serial killer. Superando le reciproche diffidenze e facendo squadra, Eva Kofler e Paolo Costa daranno la caccia allo spietato assassino, tornato a colpire dopo anni, riaprendo le ferite e le tensioni culturali che hanno segnato per decenni la città di Bolzano.
