Tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, premio Campiello 2017, L’arminuta racconta di una tredicenne che, nell’estate del 1975, viene restituita alla sua famiglia biologica, a lei del tutto sconosciuta, passando di colpo da una esistenza agiata in una casa piccolo-borghese a una vita nelle campagne abruzzesi in povertà economica e culturale.
Nella trasposizione cinematografica, Il povero casolare di campagna in cui l’arminuta vive la sua nuova vita si trova ai margini del comune svizzero di Ollon. In generale, le campagne abruzzesi del romanzo si trasferiscono nella Sabina – dove si è girato principalmente nel centro storico di Fara, a Montopoli e Mompeo – e nel centro storico di Latina, in particolare piazza del Popolo, che ha fatto un salto indietro di quasi 50 anni per le riprese del film.
Le scene ambientate al mare sono infine girate sul litorale laziale, in particolare a Civitavecchia, Fregene, Fiumicino, Cerveteri (Campo di Mare), Santa Marinella (Campolinaro).
Tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, premio Campiello 2017, L’arminuta racconta di una tredicenne che, nell’estate del 1975, viene restituita alla sua famiglia biologica, a lei del tutto sconosciuta, passando di colpo da una esistenza agiata in una casa piccolo-borghese a una vita nelle campagne abruzzesi in povertà economica e culturale.
Nella trasposizione cinematografica, Il povero casolare di campagna in cui l’arminuta vive la sua nuova vita si trova ai margini del comune svizzero di Ollon. In generale, le campagne abruzzesi del romanzo si trasferiscono nella Sabina – dove si è girato principalmente nel centro storico di Fara, a Montopoli e Mompeo – e nel centro storico di Latina, in particolare piazza del Popolo, che ha fatto un salto indietro di quasi 50 anni per le riprese del film.
Le scene ambientate al mare sono infine girate sul litorale laziale, in particolare a Civitavecchia, Fregene, Fiumicino, Cerveteri (Campo di Mare), Santa Marinella (Campolinaro).
Maro Film, Baires Produzioni, Kafilms, Rai Cinema
David di Donatello 2022: Migliore sceneggiatura non originale a Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio
Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere, diventando, senza volerlo, “l’arminuta” cioè la ritornata. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico, venendo catapultata in un mondo estraneo.