Il Campidoglio fu cuore religioso di Roma e dell'Impero. Fu infatti scelto come sede dei templi più importanti della città tra cui il Tempio di Giove. La collina era originariamente divisa in due piccole cime, l'arx e il capitolium, che si aprivano sulla famosa rupe Tarpea, in cui venivamo gettati i traditori della città. Per aumentare l'area del suo forum, il cui muro di contenimento in mattoni è ancora visibile oggi vicino all'ingresso del Museo del Risorgimento, l'imperatore Traiano ne cambiò drasticamente l'assetto eliminando una delle vette.
L'aspetto attuale di Piazza del Campidoglio è opera di Michelangelo, nominato da Papa Paolo III per risistemare l'intera area, che era estremamente malandata, in occasione dell'arrivo dell'imperatore Carlo V a Roma. Michelangelo eresse una base per la statua equestre di Marco Aurelio che fu collocata nella piazza nel 1537 (l'originale è ospitata nei Musei Capitolini) e progettò un gioco di linee sul pavimento (la pavimentazione attuale risale ai primi anni del Novecento) allo scopo di espanderne l'estensione ottica. Si concentrò poi sulla scala d'accesso, nota come cordonata e su Palazzo Senatorio, la cui imponente facciata è dominata da una doppia scalinata. Rinnovò il Palazzo dei Conservatori e costruì il Palazzo Nuovo (completato da Giacomo della Porta), entrambi sede dei Musei Capitolini.
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