Un rito di iniziazione tra adolescenti si svolge tra i dirupi e le gravine di un indefinito paese del sud Italia. Sullo sfondo, i fumi dell’Ilva di Taranto. Il paese delle spose infelici è girato proprio tra Taranto e la sua provincia, un territorio che il regista definisce “violato”, tanto bello e selvaggio, quanto deturpato dai fumi delle ciminiere e la cui essenza si riflette negli animi dei protagonisti. Location principale delle riprese è Massafra (la chiesa del salto della sposa è il Santuario della Madonna di tutte le Grazie), ma si è girato anche a Palagiano, sulla costa ionica, in particolare nella spiaggia del Pino di Lenne, Chiatona e in alcune zone della cittadina e in una villa abbandonata tra le campagne di Mottola e Noci.
Un rito di iniziazione tra adolescenti si svolge tra i dirupi e le gravine di un indefinito paese del sud Italia. Sullo sfondo, i fumi dell’Ilva di Taranto. Il paese delle spose infelici è girato proprio tra Taranto e la sua provincia, un territorio che il regista definisce “violato”, tanto bello e selvaggio, quanto deturpato dai fumi delle ciminiere e la cui essenza si riflette negli animi dei protagonisti. Location principale delle riprese è Massafra (la chiesa del salto della sposa è il Santuario della Madonna di tutte le Grazie), ma si è girato anche a Palagiano, sulla costa ionica, in particolare nella spiaggia del Pino di Lenne, Chiatona e in alcune zone della cittadina e in una villa abbandonata tra le campagne di Mottola e Noci.
In una città industriale del Sud, Veleno, 15 anni, diventa l’improbabile amico di Zaza, un giovane calciatore di talento che spera di essere individuato da una grande squadra. Un giorno, Annalisa, una donna misteriosa, tormentata e bella, cerca di saltare giù dal tetto della chiesa diventando una leggenda tra la gente del posto e suscitando la meraviglia dei ragazzi.