Appartenuto alla dinastia Savoia-Carignano, il Castello di Racconigi aveva ancora, nel XVII secolo, l’aspetto di una fortezza medievale, in mattoni nudi a pianta quadrata, con quattro grandi torri angolari, il fossato, il ponte levatoio e un mastio laterale. Fu nel 1832, con Carlo Alberto, neo re di Sardegna, a cui si deve lo status di residenza reale, che la struttura assunse l’aspetto attuale.
Il castello, completamente arredato, custodisce all’interno ambienti settecenteschi, altri neoclassici e sale déco risalenti alla prima metà del Novecento. Tra questi: il salone d'Ercole, la sala di Diana, l'appartamento cinese, la sala da pranzo, la sala da ricevimento, il gabinetto etrusco, la biblioteca di Carlo Alberto, il gabinetto di Apollo e la cappella reale, dedicata alla Madonna della Neve. Al secondo piano nobile si trovano gli appartamenti rimodernati nei primi 30 anni del Novecento: la camera da letto della regina Elena, il bagno di Umberto II e il salotto della Musica di Maria José.
Il castello si affaccia su un immenso parco alla francese di circa 170 ettari, delimitato da un muro di cinta lungo 6km. L’attuale assetto in stile romantico è opera del paesaggista Xavier Kurten, a cui Carlo Alberto, nel 1836, affidò i lavori. Questi si dedicò alla risistemazione del lago, dei viali e dei corsi d'acqua all'aggiunta di ponticelli, colline e nuovi filari d'alberi. È di questi anni anche la costruzione della Margarìa, la cascina in stile neogotico collocata in fondo al parco.
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