Ida Dalser e Benito Mussolini hanno un primo incontro a Trento, ma la location scelta per le riprese è il Borgo Medievale (in realtà è una ricostruzione del 1884), all’interno del Parco del Valentino a Torino. Il capoluogo piemontese ha fornito diverse location alla ricostruzione della tragica storia di Ida Dalser e del suo amore non corrisposto per Benito Mussolini, tra la Galleria San Federico, dove alcuni passanti cercano rifugio allo scoppio di una bomba, l’ex Istituto di Riposo “Poveri Vecchi” di Borgo Po, Via Palazzo di Città.
In provincia si è girato tra le vie del centro di Carignano, che ricordano nell’aspetto un centro abitato del primo Novecento: in particolare, in Piazza San Giovanni, dove si trova la casa della Dalser, e presso il parco comunale di Villa Bona in Via Monte di Pietà. Altre location sono Collegno (TO) presso l’ex manicomio e Savigliano nel cuneese.
L’abitazione di Supramonte di Trento di Adelina Dalser, dove la sorella Ida viene allontanata assieme al figlio si trova in realtà a Lasino (TN) ed è sulla collina del Doss Trento che si trova il Mausoleo di Cesare Battisti dove Ida tenta di avvicinare Pietro Fedele, prima di essere condotta in manicomio.
Il manicomio di San Clemente è stato ricostruito all’interno del Parco La Mandria (TO), dove un fotomontaggio ha trasformato il lago nella Laguna di Venezia.
Il film inserisce tra le scene immagini di repertorio provenienti dall’Archivio Fotocinematografico dell’Istituto Luce.
Ida Dalser e Benito Mussolini hanno un primo incontro a Trento, ma la location scelta per le riprese è il Borgo Medievale (in realtà è una ricostruzione del 1884), all’interno del Parco del Valentino a Torino. Il capoluogo piemontese ha fornito diverse location alla ricostruzione della tragica storia di Ida Dalser e del suo amore non corrisposto per Benito Mussolini, tra la Galleria San Federico, dove alcuni passanti cercano rifugio allo scoppio di una bomba, l’ex Istituto di Riposo “Poveri Vecchi” di Borgo Po, Via Palazzo di Città.
In provincia si è girato tra le vie del centro di Carignano, che ricordano nell’aspetto un centro abitato del primo Novecento: in particolare, in Piazza San Giovanni, dove si trova la casa della Dalser, e presso il parco comunale di Villa Bona in Via Monte di Pietà. Altre location sono Collegno (TO) presso l’ex manicomio e Savigliano nel cuneese.
L’abitazione di Supramonte di Trento di Adelina Dalser, dove la sorella Ida viene allontanata assieme al figlio si trova in realtà a Lasino (TN) ed è sulla collina del Doss Trento che si trova il Mausoleo di Cesare Battisti dove Ida tenta di avvicinare Pietro Fedele, prima di essere condotta in manicomio.
Il manicomio di San Clemente è stato ricostruito all’interno del Parco La Mandria (TO), dove un fotomontaggio ha trasformato il lago nella Laguna di Venezia.
Il film inserisce tra le scene immagini di repertorio provenienti dall’Archivio Fotocinematografico dell’Istituto Luce.
La tragica storia di Ida Dalser e del figlio che la donna ebbe con Benito Mussolini. Entrambi furono internati e morirono in manicomio nel 1937 e nel 1942.