Uno strano terzetto di finti religiosi si dirige verso Napoli, che li accoglie con il Vesuvio sullo sfondo. Mentre la folla sta aspettando in chiesa che San Gennaro faccia il suo miracolo, i tre americani stanno pensando a come rubare il suo tesoro, ma per attuare il colpo servono complici. L’unico che può aiutarli è un amico di vecchia data di Jack, momentaneamente “trasferitosi” a Poggioreale, sebbene gli esterni del carcere siano quelli del Castello di Baia a Bacoli. Don Vincenzo indirizza gli americani da “Dudù”: che viene rintracciato dopo un giro per i quartieri spagnoli. Il pupillo di Don Vincenzo sta prendendo il sole nella sua terrazza, che ha come sfondo la cupola a tamburo della Basilica dello Spirito Santo, lungo via Toledo.
Convinto dal compenso, Dudù richiama la propria scalcinata banda (uno dei componenti, Agonia, viene intercettato mentre guida un carro funebre sul lungomare Caracciolo), ma quando viene a sapere che per il colpo potrebbe fare uno sgarro a San Gennaro, entra nella Chiesa dei Girolamini in via Tribunali ed ha una proficua conversazione con il santo, sebbene nella realtà la statua e il tesoro di San Gennaro si trovino nel Duomo di Napoli.
La sera del furto, Dudù fa fermare la macchina davanti ad un palazzo per fare gli auguri ad una coppia di sposi: si tratta di Villa Campolieto ad Ercolano (NA). Dopo varie peripezie, finalmente, il tesoro finisce nelle mani della banda, che scappa uscendo dalla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Non tutto fila liscio, così i vicoli del centro storico fanno da teatro ad un inseguimento degno dei migliori polizieschi all’americana. Una delle due macchine viene ritrovata il giorno dopo nelle acque del porto di Napoli.
L'aeroporto di Capodichino da cui Maggie sta per partire è in realtà quello di Ciampino, vicino Roma: per arrivarci Dudù fa una corsa folle in auto che, ad un certo punto, passa per la scalinata di Via Carmine a Palestrina (RM). L’uomo riesce nel suo intento, ma alla fine a trionfare è proprio San Gennaro, che viene portato in processione attraverso il Belvedere di Sant'Antonio a Posillipo (Napoli).
Uno strano terzetto di finti religiosi si dirige verso Napoli, che li accoglie con il Vesuvio sullo sfondo. Mentre la folla sta aspettando in chiesa che San Gennaro faccia il suo miracolo, i tre americani stanno pensando a come rubare il suo tesoro, ma per attuare il colpo servono complici. L’unico che può aiutarli è un amico di vecchia data di Jack, momentaneamente “trasferitosi” a Poggioreale, sebbene gli esterni del carcere siano quelli del Castello di Baia a Bacoli. Don Vincenzo indirizza gli americani da “Dudù”: che viene rintracciato dopo un giro per i quartieri spagnoli. Il pupillo di Don Vincenzo sta prendendo il sole nella sua terrazza, che ha come sfondo la cupola a tamburo della Basilica dello Spirito Santo, lungo via Toledo.
Convinto dal compenso, Dudù richiama la propria scalcinata banda (uno dei componenti, Agonia, viene intercettato mentre guida un carro funebre sul lungomare Caracciolo), ma quando viene a sapere che per il colpo potrebbe fare uno sgarro a San Gennaro, entra nella Chiesa dei Girolamini in via Tribunali ed ha una proficua conversazione con il santo, sebbene nella realtà la statua e il tesoro di San Gennaro si trovino nel Duomo di Napoli.
La sera del furto, Dudù fa fermare la macchina davanti ad un palazzo per fare gli auguri ad una coppia di sposi: si tratta di Villa Campolieto ad Ercolano (NA). Dopo varie peripezie, finalmente, il tesoro finisce nelle mani della banda, che scappa uscendo dalla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Non tutto fila liscio, così i vicoli del centro storico fanno da teatro ad un inseguimento degno dei migliori polizieschi all’americana. Una delle due macchine viene ritrovata il giorno dopo nelle acque del porto di Napoli.
L'aeroporto di Capodichino da cui Maggie sta per partire è in realtà quello di Ciampino, vicino Roma: per arrivarci Dudù fa una corsa folle in auto che, ad un certo punto, passa per la scalinata di Via Carmine a Palestrina (RM). L’uomo riesce nel suo intento, ma alla fine a trionfare è proprio San Gennaro, che viene portato in processione attraverso il Belvedere di Sant'Antonio a Posillipo (Napoli).
Ultra Film, Lyre, Roxy Film
Un gruppo di ladri americani è a Napoli per rubare il tesoro di San Gennaro. Li aiuta nell’impresa una banda locale guidata da “Dudù” Girasole, pupillo della vecchia gloria della malavita napoletana Don Vincenzo.