Villa Lante a Bagnaia, frazione di Viterbo, è una delle più significative realizzazioni del Cinquecento italiano. Si compone di due palazzine simmetriche, pressoché identiche, a pianta quadrata, aperte al piano terra da logge affrescate a tre grandi arcate bugnate. Il piano nobile sovrastante ha tre finestre per ciascuna facciata, con frontoni alternati curvi o a punta. Un ulteriore piano superiore è appena accennato da piccole finestre rettangolari.
L’accesso alla villa, che occupa oltre 20 ettari, è preceduto da un arco posto alla fine di una rampa di gradini, eretto nel 1772. Il parco conserva un giardino all’italiana adornato di fontane, cascate, siepi, giochi d’acqua, nicchie e labirinti. Le fontane, arricchite da gruppi scultorei, sono sistemate lungo 5 livelli di terrazze sovrapposte. Al centro del quadrato antistante gli edifici spicca la Fontana del Quadrato, sormontata da un gruppo scultoreo raffigurante Quattro Mori. E ancora, i giardini terrazzati, la Fontana dei Lumini, formata da 70 getti d’acqua che fuoriescono da piccole tazze, ovunque arbusti e piante ad alto fusto, lecci, platani e querce. Sulla terza terrazza si trova la Mensa del Cardinale (o Fontana della Tavola), un enorme tavolo di pietra con una cavità centrale in cui scorre l’acqua. Più avanti giardini segreti e labirinti, la Fontana dei Delfini, circondata da siepi di bosso, la Fontana dei Giganti, ornata da due colossali statue di fiumi, e la Fontana del Diluvio, con l’acqua che sgorga da una grotta. Nel parco è presente la ghiacciaia, curiosa costruzione cilindrica interrata dell’inizio del XVII secolo che, riempita di ghiaccio d’inverno, serviva a tenere in fresco bevande e gelati.
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