Iddu è il grottesco ritratto che i registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia hanno fatto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato nel gennaio 2023 dopo una trentennale latitanza e deceduto 8 mesi dopo il suo arresto.
La sceneggiatura del film è liberamente ispirata dal carteggio del 2004 tra il latitante e l’ex sindaco di Castelvetrano e dal contesto – tragico e ridicolo, paradossale e realissimo – che emerge da quelle lettere. Ne viene fuori una commedia nera che ha come protagonisti Matteo (Elio Germano) e il personaggio immaginario di Catello Palumbo (Toni Servillo).
Questa storia ha come location luoghi molto vicini a quelli in cui il boss è nato ed ha vissuto la sua latitanza, ovvero la provincia di Trapani. Girato principalmente in interni, il film mostra comunque gli scenari naturali della Riserva naturale orientata del fiume Belice e le vicinanze del parco archeologico di Selinunte.
Tra i luoghi coinvolti dalle riprese anche Salemi (nel centro storico e in piazza Libertà dove è stato allestito il salone di un barbiere), Trapani e Sciacca.
Iddu è il grottesco ritratto che i registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia hanno fatto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato nel gennaio 2023 dopo una trentennale latitanza e deceduto 8 mesi dopo il suo arresto.
La sceneggiatura del film è liberamente ispirata dal carteggio del 2004 tra il latitante e l’ex sindaco di Castelvetrano e dal contesto – tragico e ridicolo, paradossale e realissimo – che emerge da quelle lettere. Ne viene fuori una commedia nera che ha come protagonisti Matteo (Elio Germano) e il personaggio immaginario di Catello Palumbo (Toni Servillo).
Questa storia ha come location luoghi molto vicini a quelli in cui il boss è nato ed ha vissuto la sua latitanza, ovvero la provincia di Trapani. Girato principalmente in interni, il film mostra comunque gli scenari naturali della Riserva naturale orientata del fiume Belice e le vicinanze del parco archeologico di Selinunte.
Tra i luoghi coinvolti dalle riprese anche Salemi (nel centro storico e in piazza Libertà dove è stato allestito il salone di un barbiere), Trapani e Sciacca.
Sicilia, primi anni 2000. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l'occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca d’approfittare. Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…