Il viaggio onirico e surreale dei due liberti Encolpio (Martin Potter) e Ascilto (Hiram Keller) e tra mille avventure e strani personaggi ha come base gli studios romani di Cinecittà, con alcune scene di esterni, a Ponza (LT), come quella a bordo della nave, dove Encolpio viene catturato e sposa Lica di Taranto, che fu girata sulla spiaggia di Chiaia di Luna, e quella in cui l’imperatore tenta il suicidio prima di essere finito dal nemico, che è la scogliera di Punta di Capo Bianco.
Le dune di Focene, frazione del comune di Fiumicino, sono teatro della scena finale in cui gli amici del defunto poeta Eumolpo (Salvo Randone) masticano il suo cadavere, assecondando le sue ultime volontà mentre Encolpio si unisce ad altri giovani in cerca di nuove avventure.
Il viaggio onirico e surreale dei due liberti Encolpio (Martin Potter) e Ascilto (Hiram Keller) e tra mille avventure e strani personaggi ha come base gli studios romani di Cinecittà, con alcune scene di esterni, a Ponza (LT), come quella a bordo della nave, dove Encolpio viene catturato e sposa Lica di Taranto, che fu girata sulla spiaggia di Chiaia di Luna, e quella in cui l’imperatore tenta il suicidio prima di essere finito dal nemico, che è la scogliera di Punta di Capo Bianco.
Le dune di Focene, frazione del comune di Fiumicino, sono teatro della scena finale in cui gli amici del defunto poeta Eumolpo (Salvo Randone) masticano il suo cadavere, assecondando le sue ultime volontà mentre Encolpio si unisce ad altri giovani in cerca di nuove avventure.
PEA - Produzioni Europee Associate
Nastro d'argento 1970: Miglior attore non protagonista a Fanfulla – Migliore fotografia a colori a Giuseppe Rotunno – Miglior scenografia a Danilo Donati e Luigi Scaccianoce – Migliori costumi a Danilo Donati
Liberamente ispirato all’opera di Petronio e riletto in chiave iperbolica da Federico Fellini. Nella Roma decadente del I secolo i liberti Encolpio e Ascilto si contendono le grazie del giovinetto Gitone e affrontano un viaggio in cui si imbattono in una schiera di personaggi: dal poeta Eumolpo al ricco Trimalcione, dal pirata Lica all’imperatore, passando per schiavi, prostitute, patrizi, oracoli.