Il complesso rinascimentale del Ninfeo sorge su quello che era il "giardino vecchio" del Castello Colonna di Genazzano (RM). Il monumento sembra risalire al XVI secolo e venne commissionato dal cardinale Pompeo Colonna al noto architetto e pittore Donato Bramante.
La costruzione consiste in un casino con facciata a loggia di tre campate aperta verso la valletta e absidata sui due lati corti. Dietro al portico si estende in parallelo un ambiente rialzato costituito da tre vani rettangolari voltati a crociera, le cui pareti sono articolate da nicchie circolari e rettangolari. Sul fianco nord di questo ambiente si trova una stanza ottagona che presenta grandi nicchie disposte diagonalmente, con sedili al loro interno che consentivano di riposare godendo del fresco ombroso e dei getti d'acqua restando all'asciutto. Caratteristico dell'edificio è l'elemento stilistico delle serliane con archi concentrici e cinque oculi, poste tra la loggia e l'ambiente più interno. Il motivo degli archi con oculi appare tipicamente bramantesco.
Come attestano numerose discordanze architettoniche, l’edificio sembra essere costruito in più fasi e presenta elementi della classicità romana legati a uno stile tipico del classicismo rinascimentale. La costruzione dell’edificio forse non fu mai terminata come prova l’assenza di fuliggine nella canna fumaria. Vicende politiche portarono all’abbandono del Ninfeo, che fu in seguito utilizzato per rappresentazioni teatrali e spettacoli di danza.
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