Per lanciarsi dalle stelle, il film di Andrea Jublin tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Parenti, racconta della giovane Sole (Federica Torchetti), una ragazza affetta da importanti disturbi di ansia che le rendono difficili molte cose, tra cui la decisione di lasciare il paese in Puglia in cui è nata e cresciuta, Conversano.
Lo scorcio panoramico di apertura del film ritrae in realtà l’inconfondibile centro storico di Polignano a Mare, cittadina a sud di Bari arroccata su uno sperone roccioso a picco sul mare. Conversano compare subito dopo, quando Sole prende un gelato in piazza della Conciliazione per poi passeggiare tra i vicoli del centro storico nel tragitto di rientro a casa.
Una lettera della sua migliore amica la convince ad affrontare le proprie paure: troverà il suo primo lavoro presso un ristorante del porticciolo della frazione di San Vito, a pochi chilometri dal centro di Polignano, all’ombra dell’Abbazia di San Vito Martire e della torre saracena, riuscirà ad andare in barca con Massimo e a dargli il primo bacio.
Nel chiostro del Monastero di San Benedetto, a Conversano, Sole prova superare il timore di disegnare in pubblico unendosi agli allievi di una scuola artistica. Tra questi c’è anche Dario, con il quale trascorre del tempo presso la spiaggia di Lama Monachile, anche nota come Cala Porto, l’insenatura situata al di sotto del centro storico di Polignano a Mare.
Per lanciarsi dalle stelle, il film di Andrea Jublin tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Parenti, racconta della giovane Sole (Federica Torchetti), una ragazza affetta da importanti disturbi di ansia che le rendono difficili molte cose, tra cui la decisione di lasciare il paese in Puglia in cui è nata e cresciuta, Conversano.
Lo scorcio panoramico di apertura del film ritrae in realtà l’inconfondibile centro storico di Polignano a Mare, cittadina a sud di Bari arroccata su uno sperone roccioso a picco sul mare. Conversano compare subito dopo, quando Sole prende un gelato in piazza della Conciliazione per poi passeggiare tra i vicoli del centro storico nel tragitto di rientro a casa.
Una lettera della sua migliore amica la convince ad affrontare le proprie paure: troverà il suo primo lavoro presso un ristorante del porticciolo della frazione di San Vito, a pochi chilometri dal centro di Polignano, all’ombra dell’Abbazia di San Vito Martire e della torre saracena, riuscirà ad andare in barca con Massimo e a dargli il primo bacio.
Nel chiostro del Monastero di San Benedetto, a Conversano, Sole prova superare il timore di disegnare in pubblico unendosi agli allievi di una scuola artistica. Tra questi c’è anche Dario, con il quale trascorre del tempo presso la spiaggia di Lama Monachile, anche nota come Cala Porto, l’insenatura situata al di sotto del centro storico di Polignano a Mare.
Sole Santoro è nata e cresciuta a Conversano, in Puglia, una dimensione idilliaca che però comincia a starle stretta. Prendere la decisione di cambiare vita e trasferirsi altrove non è semplice a causa dei disturbi di ansia di cui Sole soffre da sempre. La sua migliore amica Emma, l’unica in grado di comprenderla e aiutarla, adesso non c’è più. È stata quest’ultima a scrivere la lettera che Sole riesce a leggere solo pochi giorni prima di compiere 25 anni che la esorta a stilare una lista delle piccole e grandi paure che la paralizzano per poi affrontarle una ad una.