Due rocce granitiche accolgono all’arrivo i visitatori con la scritta “Costa Smeralda” una a sud, per chi proviene da Olbia, e una a nord, sulla strada che conduce all’azzurra e splendente Baja Sardinia. Hotel e residenze di lusso, movida scintillante, boutique selezionate, aperitivi e serate eleganti lo hanno reso il luogo di relax e vacanza più esclusivo in Sardegna.
Porto Cervo, fra Golfo Pevero, Pantogia e Capriccioli, ne è il cuore. Caratteristica la sua architettura, fatta di piccoli edifici bassi e bianchi, dai contorni sinuosi e perfettamente inseriti nella vegetazione mediterranea, come la Chiesa di Stella Maris, progettata da Michele Busiri Vici.
La fama della Costa Smeralda è legata ad alcune località di inestimabile valore naturalistico, come l’esclusivo porticciolo naturale Cala di Volpe, Grande Pevero, Liscia di Vacca, avvolta dalla macchia mediterranea e caratterizzata dal turchese delle acque, Liscia Ruja, con le sue piccole baie contornate da piante di ginepro, Romazzino, con il mare trasparente e le spiagge candide, e Pitrizza.
Le splendide insenature, nascondono spiagge e isolette, come l’Isola dei Cappuccini, l’Isola delle Bisce, a sud di Caprera, Li Nibani, l’Isola di Mortorio, le Isolette delle Camere e l’Isola di Soffi.
Sulla costa sorge il Bottlenose Dolphin Research Institute, centro internazionale di ricerca per studio e salvaguardia del delfino.
Nell’area circostante spuntano varie aree archeologiche come la necropoli di Li Muri (nel territorio di Arzachena), risalente alla seconda metà del IV millennio a.C., i complessi nuragici di Malchittu e di Albucciu, che comprende nuraghe, tomba dei giganti e villaggio di capanne, e la tomba dei giganti di Coddu Vecchiu (III-II millennio a.C.).
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