È alla pensilina della fermata del tram, dove un gruppo di passanti si è radunato per ripararsi dalla pioggia, che Elena (Kasia Smutniak) conosce Antonio (Francesco Arca). Nel corso del film il centro storico di Lecce scopre i propri vicoli mentre i personaggi lo percorrono a piedi o in bicicletta. Elena e l’amico fraterno Fabio (Filippo Scicchitano) lavorano al bar Tarantola, uno dei tanti locali che, modificato il nome, popolano realmente piazzetta Carducci e le vie limitrofe, ma coltivano assieme il sogno di aprire un’attività tutta loro.
L’occasione arriva quando riescono a rilevare una vecchia stazione di benzina da trasformare in un pub che si chiamerà Il Benzinaio. Si trova in viale dell’Università, nei pressi di porta Napoli, proprio di fronte all’obelisco realizzato nel 1822 dallo scultore Vito Carluccio in onore alla visita in città di Ferdinando I di Borbone. Alle spalle dei protagonisti che sognano il loro futuro la cupola maiolicata della Chiesa di Santa Maria della Porta (o di San Luigi).
Quando Elena scopre di essere malata si siede a riflettere nei giardinetti di piazza Mazzini, mentre, simbolicamente, osserva gli zampilli scenografici della fontana della vita. Quando decide di scappare dall’ospedale, attraversa in automobile piazza San’Oronzo, mentre la macchina da presa si sofferma sul seicentesco Palazzo del Seggio, comunemente chiamato il Sedile.
Il mare ha un ruolo fondamentale nel film: la passione tra Elena e Antonio scoppia impetuosa, lontano dagli occhi di amici e fidanzati, nella riserva naturale di Torre Guaceto (BR). Anni dopo, i due, sposati, sono ancora in spiaggia, ad osservare il mare, questa volta nella marina di Melendugno (LE), in località San Foca.
È alla pensilina della fermata del tram, dove un gruppo di passanti si è radunato per ripararsi dalla pioggia, che Elena (Kasia Smutniak) conosce Antonio (Francesco Arca). Nel corso del film il centro storico di Lecce scopre i propri vicoli mentre i personaggi lo percorrono a piedi o in bicicletta. Elena e l’amico fraterno Fabio (Filippo Scicchitano) lavorano al bar Tarantola, uno dei tanti locali che, modificato il nome, popolano realmente piazzetta Carducci e le vie limitrofe, ma coltivano assieme il sogno di aprire un’attività tutta loro.
L’occasione arriva quando riescono a rilevare una vecchia stazione di benzina da trasformare in un pub che si chiamerà Il Benzinaio. Si trova in viale dell’Università, nei pressi di porta Napoli, proprio di fronte all’obelisco realizzato nel 1822 dallo scultore Vito Carluccio in onore alla visita in città di Ferdinando I di Borbone. Alle spalle dei protagonisti che sognano il loro futuro la cupola maiolicata della Chiesa di Santa Maria della Porta (o di San Luigi).
Quando Elena scopre di essere malata si siede a riflettere nei giardinetti di piazza Mazzini, mentre, simbolicamente, osserva gli zampilli scenografici della fontana della vita. Quando decide di scappare dall’ospedale, attraversa in automobile piazza San’Oronzo, mentre la macchina da presa si sofferma sul seicentesco Palazzo del Seggio, comunemente chiamato il Sedile.
Il mare ha un ruolo fondamentale nel film: la passione tra Elena e Antonio scoppia impetuosa, lontano dagli occhi di amici e fidanzati, nella riserva naturale di Torre Guaceto (BR). Anni dopo, i due, sposati, sono ancora in spiaggia, ad osservare il mare, questa volta nella marina di Melendugno (LE), in località San Foca.
R&C Produzioni, Faros Film, Rai Cinema
Nastro d'argento 2013: Migliore attrice protagonista a Kasia Smutniak – Migliore attrice non protagonista a Paola Minaccioni – Miglior casting director a Pino Pellegrino
Elena e Antonio, diversissimi tra loro come carattere e stile di vita, sono travolti da una irresistibile attrazione. Una storia d’amore turbolenta non sarà l’unico ostacolo che la vita porrà sulla strada di Elena.