Ragusa Ibla fu ricostruita nel corso del Settecento dopo il devastante terremoto del 1693. La ricostruzione la divise in due grandi quartieri, Ragusa superiore, situata sull’altopiano, e Ibla, sorta sulle rovine dell’antica città. Nel 2002 l’Unesco, ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità 18 tra i suoi innumerevoli monumenti.
Ragusa superiore è la città nuova, dove, al primo piano del Palazzo Mediterraneo, si trova il Museo archeologico regionale Ibleo. La Cattedrale San Giovanni Battista che si eleva imponente presso l’incrocio dei due viali principali di Ragusa superiore, via Roma e corso Italia, fu costruita a partire dal 1694: la sua larga facciata, corredata da una massiccia torre campanaria, prospetta con un’ampia terrazza pensile su piazza San Giovanni.
Corso Mazzini unisce, attraverso un tortuoso percorso, i due quartieri. Al limite fra i due nuclei cittadini si trova la Chiesa di Santa Maria delle Scale edificata tra Quattrocento e Cinquecento e ricostruita dopo il 1693.
La ricostruzione di Ragusa inferiore, o Ibla, si caratterizza dall’uso della pietra locale e dallo stile barocco. Vi si può accedere anche attraverso il ponte Vecchio o dei Cappuccini, il ponte Nuovo e il ponte Giovanni XXIII, oppure scendendo una scalinata composta da centinaia di gradini. Piazza della Repubblica è dominata dal portale barocco della Chiesa del Purgatorio. Sulla salita Commendatore si ritrovano le forme barocche di Palazzo Cosentini e di Palazzo della Cancelleria del XVIII secolo oltre che la Chiesa di Santa Maria dell’Itria. A Ibla si trova il Duomo di San Giorgio, edificato su disegno di Rosario Gagliardi tra il 1739 e il 1775, la cui scenografica facciata è caratterizzata da colonne accostate e sovrapposte e protende il corpo centrale verso l’alto.
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