Il Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Palazzo della Civiltà del Lavoro, è uno dei monumenti del quartiere EUR di Roma, simbolo dell’architettura fascista. Il palazzo viene anche chiamato Colosseo Quadrato per la sequenza di arcate che richiama il Colosseo, elemento architettonico tipicamente rappresentativo della civiltà italiana e romana in particolare, ripetuto ben 216 volte nei quattro prospetti uguali.
Progettato vista dell'Esposizione universale di Roma del 1942, la sua costruzione ebbe inizio nel 1938 ma si interruppe nel 1943, a causa della guerra, per poi essere ripresa successivamente. Fu costruito su progetto di Guerrini, La Padula e Romano, e si presenta come un parallelepipedo a quattro facce uguali, con struttura in cemento armato e copertura interamente in travertino. Questo presenta 54 archi per facciata e il numero di archi che lo compongono fu scelto da Mussolini in persona, in modo che il suo nome e cognome potessero perfettamente esservi contenuti in orizzontale e verticale. Ai lati delle due scalinate contrapposte sono collocati i quattro gruppi scultorei dei dioscuri di Morbiducci e Felci, mentre sotto le arcate del primo ordine vi sono 28 statue in marmo.
Restaurato tra il 2006 al 2008 a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di EUR S.p.A, oggi il palazzo ospita il quartier generale della Maison Fendi e, al suo interno, uno spazio espositivo aperto al pubblico che accoglie ciclicamente mostre ed appuntamenti culturali.
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