Palazzo Farnese – Caprarola

Descrizione

Il Palazzo Farnese o Villa Farnese di Caprarola (VT) costituisce uno dei migliori esempi di dimora rinascimentale. Il progetto del palazzo venne inizialmente affidato ad Antonio da Sangallo il Giovane dal cardinale Alessandro Farnese il Vecchio, ma i lavori iniziati nel 1530 vennero poi interrotti con l’elezione a papa del cardinale. Fu il cardinale Alessandro il Giovane a riprendere la costruzione, affidando il completamento a Jacopo Barozzo da Vignola, che modificò radicalmente il progetto originale dandone la struttura attuale.
L’imponente residenza ha una forma a pentagono con il cortile circolare al centro. All’ingresso principale vi si accede da sontuose scalinate che scandiscono la posizione collinare della dimora con delle terrazze.
Al piano inferiore c’erano le zone della servitù, con annessi le cucine e i magazzini. Il piano rialzato, anche denominato piano dei Prelati, è costituito dalle stanze affrescate da Taddeo Zuccari, le stanze delle stagioni del Vignola e la stanza delle guardie. Da questi ambienti si raggiunge il cortile centrale realizzato dal Vignola, con due porticati sovrapposti le cui volte sono state affrescate da Antonio Tempesta. Lo stesso artista è autore degli affreschi dell’interna Scala Regia, sorretta da 30 colonne.
Il piano nobile comprende la zona estiva, affrescata da Taddeo Zuccari, e quella invernale con affreschi di Jacopo Zanguidi (detto il Bertoja), Raffaellino da Reggio e Giovanni de Vecchi. A questo stesso piano si trovano anche: la camera da letto del cardinale, detta camera dell'Aurora; la camera delle celebrità, detta stanza dei Fasti Farnesiani; l'anticamera del Concilio, che prende il nome dall'affresco del Concilio di Trento; la sala di Ercole e la stanza delle Geografiche o del Mappamondo, con gli affreschi di Giovanni Antonio da Varese.
Dal dicembre 2014 il palazzo è gestito dalla Direzione regionale Musei del Ministero della Cultura.