Credevo di vivere gli anni della rivoluzione e invece vivevo gli anni prima della rivoluzione, perché è sempre prima della rivoluzione quando si è come me.
Fabrizio (Francesco Barilli)
Parma è la città protagonista di Prima della rivoluzione, film i cui i nomi e vicende dei personaggi ricordano quelli de La Certosa di Parma, romanzo di Stendhal del 1839. Facciamo subito la conoscenza di Fabrizio (Francesco Barilli) all’ingresso del Duomo cittadino, dove intende vedere per l’ultima volta Clelia, la fidanzata storica che non vuole sposare. A pochi passi dal Duomo e Battistero ottagonale, si trova Palazzo dalla Rosa Prati, che nel film è la residenza di Fabrizio. A pochi minuti da piazza Duomo si trova anche piazza Garibaldi, centro civico cittadino, nella quale è spesso inquadrato il palazzo del Governatore e la sua torre barocca con meridiana al centro.
La morte per annegamento nel Po di un caro amico, avvicina Fabrizio alla giovane zia Gina (Adriana Asti), arrivata da poco da Milano. Inizia un’intensa storia d’amore, in cui vediamo i due protagonisti a passeggio nel centro cittadino, ma anche presso la suggestiva Rocca Sanvitale di Fontanellato dove sperimentano la camera ottica che, attraverso un gioco di specchi, permette loro di guardare i passanti per strada.
Fabrizio frequenta la casa dell’amico marxista Cesare, in via Vittime Civili di Guerra (zona Villetta), dove si ritrova spesso a parlare di politica. Quando la breve storia d’amore tra zia e nipote giunge al termine è Cesare ad accompagnare a piedi la donna alla stazione per fare ritorno a Milano passando per piazza della Pilotta. E sarà sempre a Cesare, all’indomani della festa dell’Unità tenutasi nel Parco Ducale, che Fabrizio confiderà i suoi tormenti, che hanno il sapore di ideali falliti, amori passati, aspettative tradite.
Segue una lunga sequenza in cui si nota il cambiamento di Fabrizio: siamo all’interno del Teatro Regio, in via Garibaldi, durante la rappresentazione del Macbeth di Verdi. Nella scena successiva, Fabrizio, assecondando il volere dei genitori, sposa Clelia presso il Monastero di San Giovanni Evangelista in piazzale San Giovanni.
Credevo di vivere gli anni della rivoluzione e invece vivevo gli anni prima della rivoluzione, perché è sempre prima della rivoluzione quando si è come me.
Fabrizio (Francesco Barilli)
Parma è la città protagonista di Prima della rivoluzione, film i cui i nomi e vicende dei personaggi ricordano quelli de La Certosa di Parma, romanzo di Stendhal del 1839. Facciamo subito la conoscenza di Fabrizio (Francesco Barilli) all’ingresso del Duomo cittadino, dove intende vedere per l’ultima volta Clelia, la fidanzata storica che non vuole sposare. A pochi passi dal Duomo e Battistero ottagonale, si trova Palazzo dalla Rosa Prati, che nel film è la residenza di Fabrizio. A pochi minuti da piazza Duomo si trova anche piazza Garibaldi, centro civico cittadino, nella quale è spesso inquadrato il palazzo del Governatore e la sua torre barocca con meridiana al centro.
La morte per annegamento nel Po di un caro amico, avvicina Fabrizio alla giovane zia Gina (Adriana Asti), arrivata da poco da Milano. Inizia un’intensa storia d’amore, in cui vediamo i due protagonisti a passeggio nel centro cittadino, ma anche presso la suggestiva Rocca Sanvitale di Fontanellato dove sperimentano la camera ottica che, attraverso un gioco di specchi, permette loro di guardare i passanti per strada.
Fabrizio frequenta la casa dell’amico marxista Cesare, in via Vittime Civili di Guerra (zona Villetta), dove si ritrova spesso a parlare di politica. Quando la breve storia d’amore tra zia e nipote giunge al termine è Cesare ad accompagnare a piedi la donna alla stazione per fare ritorno a Milano passando per piazza della Pilotta. E sarà sempre a Cesare, all’indomani della festa dell’Unità tenutasi nel Parco Ducale, che Fabrizio confiderà i suoi tormenti, che hanno il sapore di ideali falliti, amori passati, aspettative tradite.
Segue una lunga sequenza in cui si nota il cambiamento di Fabrizio: siamo all’interno del Teatro Regio, in via Garibaldi, durante la rappresentazione del Macbeth di Verdi. Nella scena successiva, Fabrizio, assecondando il volere dei genitori, sposa Clelia presso il Monastero di San Giovanni Evangelista in piazzale San Giovanni.
Iride Cinematografica
Fabrizio, studente di Parma, è un giovane diviso tra la fede marxista e la provenienza borghese, che ama ed è amato dalla giovane zia Gina, ma decide di sposare Clelia, la ragazza di buona famiglia che i suoi genitori hanno scelto per lui.