La piccola piazza Mattei si trova nello storico rione Sant'Angelo, da tempo immemorabile quartiere ebraico di Roma. Siamo nel cuore di un territorio che, nel Cinquecento e nel Seicento, era interamente controllato dalla potentissima famiglia mercantile dei Mattei. La piazza, a pianta rettangolare di derivazione rinascimentale, prende proprio il nome dal palazzo di Giacomo Mattei che vi si affaccia, il più antico dei cinque edifici che costituiscono la cosiddetta "isola Mattei", insieme a quelli di Mattei di Giove, Mattei di Paganica e di Alessandro Mattei (ora Caetani).
A loro si deve anche la fontana delle Tartarughe, realizzata nella seconda metà del Cinquecento su progetto di Giacomo Della Porta con sculture in bronzo di Taddeo Landini: le tre tartarughe che sembrano spinte ad abbeverarsi dalle mani degli efebi, furono aggiunte nel 1658 da Gian Lorenzo Bernini (gli originali si trovano nei Musei Capitolini).
All'angolo della piazza con via della Reginella, al civico 10, si trova Palazzo Costaguti, che ha interni con soffitti affrescati tra gli altri da Guercino, Domenichino e Lanfranco. L'edificio prosegue lungo via della Reginella, dove si trova la parte più antica, e prospetta su piazza Costaguti.
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