La Castiglia era la residenza privilegiata e fortificata dei marchesi di Saluzzo. Ubicata nel punto più alto del paese, assicurava la riservatezza della famiglia reggente e il suo controllo sul territorio circostante.
Nel corso dei secoli la rocca subì radicali ampliamenti: fu munita di quattro torrioni, di ponte levatoio e circondata da un ampio fossato. Nel XV secolo la fortezza venne convertita in dimora gentilizia, degna della casata che vi risiedeva. Nel 1492 il sovrano di Saluzzo Ludovico II ordinò la costruzione del massiccio torrione rotondo, sopravvissuto fino ad oggi, e fece affrescare le stanze di rappresentanza.
Estintasi nel 1548 la dinastia regnante, iniziò per la rocca un periodo di inarrestabile decadenza durata fino ai giorni nostri. Fu adibita a sede del presidio militare francese, a ricovero per malati e, infine, a carcere. Nel 2002 il Demanio la diede in comodato al Comune di Saluzzo e, grazie ai restauri avviati nel 2006, il complesso ha aperto al pubblico, dedicando la maggior parte dei suoi locali agli spazi museali, ad eventi di promozione culturale e turistica.
Al piano terra si trova la collezione permanente IGAV dedicata all'arte contemporanea, mentre al terzo piano, il Museo della Civiltà Cavalleresca presenta la storia del Marchesato di Saluzzo a cavallo tra 1100 e 1500. Dalla chiusura del carcere (1992) l’edificio ospita al piano interrato, nei locali del vecchio penitenziario, il Museo della Memoria Carceraria.
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