Costruito su un'altura in Val Venosta, Castel Juval sorge su un sito preistorico. I primi documenti che ne riportano l'esistenza risalgono al 1278, quando apparteneva a Hugo von Montalban. A partire dal 1368 appartenne ai signori di Starkenberg. Seguirono numerosi cambi di proprietà fino a che, durante la seconda guerra mondiale, il castello venne abbandonato.
Nel 1983 Reinhold Messner face ristrutturare il maniero mantenendo le caratteristiche architettoniche delle tre diverse fasi di costruzione e unendo tra loro le mura medievali con elementi moderni e collezioni d'arte. L'ultimo intervento conservativo risale alla metà degli anni Novanta, quando, a protezione dell'ala nord del castello ridotta in rovina, Messner fece montare un tetto di vetro a due spioventi progettato dall'architetto tedesco Robert Danz.
Oltre ad essere l'abitazione privata della famiglia Messner, oggi il castello è anche sede di uno dei sei musei della montagna. Il Messner Mountain Museum Juval è infatti dedicato al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo, infatti, la montagna è sacra: dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotterranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni.
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