A Roma Enrico Giusti lavora presso un’azienda che si occupa di compravendite di società destinate al fallimento. Si sposta spesso (lo vediamo in qualche scena all’aeroporto di Fiumicino), all’inseguimento dei suoi clienti, che hanno il più delle volte abitudini stravaganti che lui deve assecondare per conquistare la loro fiducia.
Ha un buon rapporto con Carlo Bernini, il figlio del suo capo, con cui lo vediamo in canoa sul lago di Garda, in località Riva del Garda (TN) e si sta conquistando la fiducia del boss, che lo invita ad un team building presso la grotta naturale dello stabilimento termale Grotta Giusti a Monsumanno (PT). È possibile ammirare, in alcune scene, anche il parco di 45 ettari attorno alla grotta, progettato dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai, con alberi secolari, conifere, allori, ortensie, camelie e altre fioriture, risalente al primo Novecento.
Alcune riprese del film sono state ospitate presso il centro commerciale I Gigli di Scandicci (FI) e presso lo Shop Center Valsugana a Pergine (TN).
Tra i tanti viaggi, un nuovo cliente lo porta a Trento. Qui l’azienda dei Levi è in mano a due adolescenti, Filippo e Camilla di 18 e 13 anni, dopo la tragica morte dei genitori.
La notizia della morte dei genitori arriva al giovane Filippo mentre è fuori, presso i laghetti del Leno.
A Trento, Enrico raggiunge Filippo in un bar attraversando in bicicletta piazza Duomo, sullo sfondo la Cattedrale di San Virgilio. Il giovane disperato che cerca di darsi fuoco dopo aver perso il lavoro ha alle spalle la fontana del Nettuno. Achinoam, la fidanzata abbandonata dal fratello di Enrico, prende il treno alla stazione della città.
Sul finale Enrico percorre in bicicletta, accompagnato da un gruppo di adolescenti in skateboard, la strada dei Laghi di Lamar a Terlago (TN), in precedenza si erano fermati ad ammirare il lago Santo di Lamar.
A Roma Enrico Giusti lavora presso un’azienda che si occupa di compravendite di società destinate al fallimento. Si sposta spesso (lo vediamo in qualche scena all’aeroporto di Fiumicino), all’inseguimento dei suoi clienti, che hanno il più delle volte abitudini stravaganti che lui deve assecondare per conquistare la loro fiducia.
Ha un buon rapporto con Carlo Bernini, il figlio del suo capo, con cui lo vediamo in canoa sul lago di Garda, in località Riva del Garda (TN) e si sta conquistando la fiducia del boss, che lo invita ad un team building presso la grotta naturale dello stabilimento termale Grotta Giusti a Monsumanno (PT). È possibile ammirare, in alcune scene, anche il parco di 45 ettari attorno alla grotta, progettato dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai, con alberi secolari, conifere, allori, ortensie, camelie e altre fioriture, risalente al primo Novecento.
Alcune riprese del film sono state ospitate presso il centro commerciale I Gigli di Scandicci (FI) e presso lo Shop Center Valsugana a Pergine (TN).
Tra i tanti viaggi, un nuovo cliente lo porta a Trento. Qui l’azienda dei Levi è in mano a due adolescenti, Filippo e Camilla di 18 e 13 anni, dopo la tragica morte dei genitori.
La notizia della morte dei genitori arriva al giovane Filippo mentre è fuori, presso i laghetti del Leno.
A Trento, Enrico raggiunge Filippo in un bar attraversando in bicicletta piazza Duomo, sullo sfondo la Cattedrale di San Virgilio. Il giovane disperato che cerca di darsi fuoco dopo aver perso il lavoro ha alle spalle la fontana del Nettuno. Achinoam, la fidanzata abbandonata dal fratello di Enrico, prende il treno alla stazione della città.
Sul finale Enrico percorre in bicicletta, accompagnato da un gruppo di adolescenti in skateboard, la strada dei Laghi di Lamar a Terlago (TN), in precedenza si erano fermati ad ammirare il lago Santo di Lamar.
Il lavoro di Enrico Giusti è convincere imprenditori e proprietari a vendere ad altri la propria azienda per evitare il fallimento. La sua vita cambia quando incontra la fidanzata israeliana abbandonata dal fratello e due adolescenti rimasti soli ad occuparsi dell’impresa familiare.