Il castello di Ragogna (secoli VI-XVIII) sorge in posizione panoramica e dalla strada che sale al monte se ne possono vedere le mura di cinta e la porta Nord, il mastio, il cortile interno con il pozzo ed una serie di fabbricati che in origine ospitavano le cantine, le segrete, le cucine e le scuderie.
Di origini romane, sorge come fortificazione lungo la pedemontana friulana a difesa della strada che portava a Norico. In epoca longobarda è il luogo in cui si rifugiano le popolazioni durante le invasioni degli Avari. A partire dal XII secolo vive l'epoca di massimo splendore: i suoi feudatari, gli Eppestein, duchi di Carinzia, nel 1218 cedono il feudo ai Ragogna, anch'essi di origine tedesca, che si schierano con i duchi d'Austria nelle lotte contro il Patriarca di Aquileia attuando numerose operazioni di brigantaggio, fino all'espugnazione nel 1365 da parte del Patriarca.
Nel XV secolo diventa proprietà Repubblica Veneta, successivamente, nel 1503, i Conti di Porcia acquistano il feudo ed il castello, restaurato, diventa una residenza secondaria. Il terremoto del 1511 e l'incendio del 1560 sono fatali: il sito viene abbandonato definitivamente alla fine del XVIII secolo e donato al Comune.
Attualmente il complesso castellano è stato recuperato ed è sede di vari eventi: si possono ammirare le cinte murarie, che in origine circondavano l'intera collina, alcune torri, la domus residenziale ora ricostruita.
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