Il Castello di Duino, di proprietà dei Principi della Torre e Tasso, è stato eretto nel XIV secolo sulle rovine di un avamposto militare romano.
All’esterno si presenta come una costruzione composita e massiccia che domina il golfo di Trieste. Dai bastioni esterni a picco sul mare e dalla terrazza panoramica della torre si può ammirare un panorama straordinario. Al suo interno custodisce importanti capolavori d’arte e raffinati cimeli storici come il forte-piano del 1810 sul quale suonò Liszt e la bellissima scala del Palladio, capolavoro di architettura.
Numerosi ospiti di prestigio si sono susseguiti nel tempo: da Elisabetta d’Austria (Sissi) all’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e i Conti di Chambord, da Johann Strauss a Franz Liszt, da Hugo von Hofmannsthal a Paul Valery, infine, non per ultimo, l’illustre poeta boemo Rainer Maria Rilke, autore delle “Elegie Duinesi” ( le prime due composte durante un suo soggiorno al Castello, ospite della Principessa Marie Thurn und Taxis).
Il giardino, iniziato contestualmente alla fase ricostruttiva del castello nel XIX secolo, è di sapore mediterraneo a più piani, come chiedevano i criteri diffusi dall’eclettismo. Fu ampliato successivamente con l'inserimento di elementi scultorei che danno al paesaggio un aspetto meno casuale mentre le statue di gusto classico che ornano l’entrata conferiscono al castello la piacevolezza della villa.
Il bunker del castello fu costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato. Prima che venisse armato di un cannone, fu sfruttato come rifugio antiaereo e, finita la guerra, fu utilizzato dall’esercito inglese (1945-1954) come deposito carburante. Ha un’estensione di 400 mq a 18 m di profondità.
In prossimità del castello sorgono le rovine di Castel Vecchio, primo nucleo fortificato costruito nell’XI secolo. Sotto la rocca, a picco sul mare, spicca uno scoglio che ricorda nella forma una donna avvolta in un mantello. È la Dama Bianca, cui è legata una tragica leggenda.
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