Cefalù (PA) si trova sulla costa settentrionale della Sicilia, sovrastata dalla rocca conosciuta dai fenici come promontorio Ercole, una rupe alta 270m su cui si trovano i resti del Castello di Cefalù, risalente al XIII-XIV secolo e del Tempio di Diana, edificio megalitico del V-IV secolo a.C. in cui è inglobata una cisterna del IX secolo a.C.
All’ombra della rocca si trova il quartiere storico, stretto attorno al gigantesco duomo voluto da Ruggero II il Normanno nel 1131: l’edificio, in posizione rialzata rispetto alla piazza, è preceduto da un sagrato al quale si accede attraverso una scalinata; due possenti torri inquadrano la facciata che è decorata nella parte superiore da ogive incrociate arabeggianti e in basso da un portico a tre arcate; i mosaici che ne decorano l’interno furono realizzati da maestri bizantini nel 1148. A fianco si trova il Palazzo Vescovile della fine del Settecento. Completano la piazza il Palazzo Piraino, con un maestoso portale del Cinquecento che porta direttamente ad un cortile e l’ex Monastero di Santa Caterina, della cui costruzione originaria del XII-XIII secolo rimane solo il portale principale.
La più notevole testimonianza dell’antica Kephaloidon è costituita dalle mura megalitiche, che risalirebbero al V secolo a.C. costruite con la tecnica della pietra a secco e ancora oggi ben conservate. Porta Marina col suo arco gotico è l’unica dei quattro accessi alla città ancora in piedi e conduce al colorato quartiere dei pescatori.
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