L'antico feudo di Niscemi (CL), oggi grosso centro agricolo, si trova alle pendici dei monti Iblei su un altopiano a 332 metri di altitudine. Il nome della città deriverebbe da nixenum (siriani) e richiama l’influenza romana e araba. L'architettura della città, gli spazi del centro, le chiese e gli edifici sono il risultato della ricostruzione in stile barocco compiuta dopo il terremoto che colpì il Val di Noto nel 1693.
Cuore del centro storico è piazza Vittorio Emanuele III, su cui affacciano la Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria d’Itria, la Chiesa dell’Addolorata e il palazzo del Municipio costruito tra il 1870 e il 1882 in stile neoclassico.
Ai margini del centro storico si trova il belvedere, una terrazza panoramica con vista sulla piana di Gela: fu costruito a inizio Ottocento, in forma tondeggiante contornato da una ringhiera in ferro battuto.
Alle porte della città, su un territorio di circa 3.000 ettari, si estende la Riserva naturale Sugherata, con le sue numerose specie di flora e fauna, in particolare la quercia da sughero, da cui prende il nome la riserva.
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