Nuoro fu animata da un vivace fermento culturale sin dall’Ottocento grazie ad artisti e letterati come Salvatore e Sebastiano Satta, Francesco Ciusa e Grazia Deledda.
Il suo centro storico è fatto di stretti vicoli ricoperti di ciottoli, antiche case in pietra, cortili, portici e piazzette che si aprono quasi inaspettatamente. Fra i quartieri storici, Séuna fu un tempo dimora di contadini e artigiani e Santu Pedru ospitava pastori e proprietari terrieri. Qui si trova il Museo Deleddiano, casa natale della scrittrice premio Nobel Grazia Deledda, che riposa nella Chiesetta della Solitudine ai piedi del Monte Ortobene, alle porte della città.
Il Corso Garibaldi, un tempo Via Majore, ospita attività commerciali e caffè storici. A pochi passi si trova l’antica Chiesa delle Grazie e la Cattedrale di Santa Maria della Neve.
Al suo fianco un punto panoramico dal quale si accede allo spazio culturale Tribu e al Museo Ciusa, che espone le sculture di Francesco Ciusa. A breve distanza c’è anche il Museo d’Arte di Nuoro (MAN), che ospita mostre internazionali temporanee e mostre permanenti di artisti sardi del XX secolo. Il Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde è uno ‘spaccato’ della cultura tradizionale, materiale e immateriale.
Sul Monte Ortobene, a circa 1.000m d’altitudine, si erge la Statua del Cristo Redentore. I 1.600 ettari del monte ospitano Domus de Janas e parchi come quello di Sedda Ortai.
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