Nel 1953 Joe Morelli (Sergio Castellitto) gira la Sicilia a bordo di un carro coperto da un tendone spacciandosi per un uno scopritore di talenti. Matera, i Sassi e San Pietro Caveoso (qui si svolge la prima serie di provini) prestano vicoli e piazze all’immaginaria cittadina siciliana di Realzisa. Nel tragitto verso un altro comune Joe si ferma a fare il provino ad un brigadiere, ma siamo molto distanti dalla città dei Sassi: location d’eccezione è infatti il teatro di Morgantina, area archeologica nel territorio di Aitone (EN). La Basilica di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, nell’omonima piazza di Monterosso Almo (AG) sono il palcoscenico di altri provini che sono per lo più racconti di guerra dei paesani. Il provino del “nuovo Maciste” avviene in piazza Pola a Ragusa Ibla, dove Joe Morelli ha alle spalle la Chiesa di San Giuseppe. Sempre a Ragusa, un funerale attraversa largo Santa Maria, le cui scale collegano Ibla con la città nuova, regalando dall’alto una meravigliosa vista. Il campanile della Chiesa di Santa Maria delle Scale è ben evidente al passaggio della banda.
Rimasto a piedi con il carro, Joe viene soccorso da una presunta nobildonna che lo porta in quel che resta di un borgo bombardato di proprietà del principe suo marito a cui farà un provino: si tratta dei ruderi della vecchia città di Poggioreale (TP), distrutta in realtà dal terremoto del Belice del 1968. Si risveglierà qui intontito e senza il carro, che ritroverà grazie a Beata (Tiziana Lodato), una ragazza che vuole uscire dalla sua miseria sfondando nel cinema. I due avranno un rapporto nei pressi dell’Abbazia di Gangi Vecchio (PA), antico convento benedettino alle porte dell'abitato.
L’arresto di Morelli avviene lungo la Balata uno dei due porticcioli naturali del paesino di Marzamemi (SR), mentre, in una breve scena si potranno riconoscere anche la piazza e le vie del borgo di Civita di Bagnoregio nella Tuscia.
Nel 1953 Joe Morelli (Sergio Castellitto) gira la Sicilia a bordo di un carro coperto da un tendone spacciandosi per un uno scopritore di talenti. Matera, i Sassi e San Pietro Caveoso (qui si svolge la prima serie di provini) prestano vicoli e piazze all’immaginaria cittadina siciliana di Realzisa. Nel tragitto verso un altro comune Joe si ferma a fare il provino ad un brigadiere, ma siamo molto distanti dalla città dei Sassi: location d’eccezione è infatti il teatro di Morgantina, area archeologica nel territorio di Aitone (EN). La Basilica di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, nell’omonima piazza di Monterosso Almo (AG) sono il palcoscenico di altri provini che sono per lo più racconti di guerra dei paesani. Il provino del “nuovo Maciste” avviene in piazza Pola a Ragusa Ibla, dove Joe Morelli ha alle spalle la Chiesa di San Giuseppe. Sempre a Ragusa, un funerale attraversa largo Santa Maria, le cui scale collegano Ibla con la città nuova, regalando dall’alto una meravigliosa vista. Il campanile della Chiesa di Santa Maria delle Scale è ben evidente al passaggio della banda.
Rimasto a piedi con il carro, Joe viene soccorso da una presunta nobildonna che lo porta in quel che resta di un borgo bombardato di proprietà del principe suo marito a cui farà un provino: si tratta dei ruderi della vecchia città di Poggioreale (TP), distrutta in realtà dal terremoto del Belice del 1968. Si risveglierà qui intontito e senza il carro, che ritroverà grazie a Beata (Tiziana Lodato), una ragazza che vuole uscire dalla sua miseria sfondando nel cinema. I due avranno un rapporto nei pressi dell’Abbazia di Gangi Vecchio (PA), antico convento benedettino alle porte dell'abitato.
L’arresto di Morelli avviene lungo la Balata uno dei due porticcioli naturali del paesino di Marzamemi (SR), mentre, in una breve scena si potranno riconoscere anche la piazza e le vie del borgo di Civita di Bagnoregio nella Tuscia.
Cecchi Gori Group
David di Donatello 1996: Miglior regia a Giuseppe Tornatore – Miglior attore non protagonista a Leopoldo Trieste – Miglior scenografia a Francesco Bronzi / Mostra del cinema di Venezia 1995: Leone d'argento per il miglior regista a Giuseppe Tornatore – Premio Pasinetti per la migliore interpretazione maschile a Sergio Castellitto / Nastro d'argento 1996: Regista del miglior film a Giuseppe Tornatore – Migliore attore protagonista a Sergio Castellitto – Miglior attore non protagonista a Leopoldo Trieste – Miglior fotografia a Dante Spinotti – Miglior scenografia a Francesco Bronzi
Nel dopoguerra, il truffatore Joe Morelli gira la Sicilia in cerca di gente che, illusa dalla promessa di facile successo nel mondo dello spettacolo, è disposta a pagare 1.500 lire per un provino.