Pentedattilo, frazione di Melito di Porto Salvo (RC), è un borgo fantasma arroccato sulla rupe del monte Calvario, a 250 metri di altitudine. Il suo nome deriva dalla caratteristica morfologia della rupe, che ricorda le cinque dita di una grande mano.
Il borgo, un labirinto di stradine e case di pietra con archi, intervallate da piante di fichi d’india, è stato abbandonato a partire dal 1783, quando venne distrutto da un terremoto e successivamente minacciato da alluvioni e altri sismi.
Dal 1980 Pentedattilo vive una fase di recupero: alcune case sono diventate un albergo diffuso e artisti e artigiani hanno spostato alcune attività nel borgo. Vi si possono difatti trovare botteghe per la lavorazione del legno, del vetro e della ceramica, oltre al Museo delle tradizioni popolari.
Nella parte più alta del paese si trovano le rovine del castello medievale, con alcuni ambienti ancora coperti e riconoscibili. Ben conservata è invece la Chiesa dei Santi Corifei Pietro e Paolo, di probabile origine bizantina e a navata unica, dotata di un campanile in stile barocco e una cupola in stile bizantino con il pinnacolo decorato da ceramiche.
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