Il piccolo paese di Soriano Calabro (VV) si trova nella valle del Mesima, nel cuore delle serre calabre. Le sue origini sono legate alla fondazione nel 1510 del Convento dei Padri Domenicani. A seguito di alcuni terremoti (l’ultimo nel 1783), restano oggi come testimonianza le imponenti rovine dell'edificio religioso, che era costituito da 5 chiostri e una chiesa lunga 4 campate con 6 cappelle laterali.
Su uno dei vecchi chiostri, nell’Ottocento è stato costruito in forme più modeste l’attuale Convento di San Domenico, dall’architettura tardo barocca, che conserva una statua di San Domenico scolpita in un tronco di tiglio dallo scultore sorianese Giuseppe Ruffo.
Tra i luoghi di interesse del paese si trovano anche la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Chiesa San Martino Vescovo in via della Repubblica e la Chiesa della Madonna Del Carmine in via Garibaldi. Tra le architetture civili emergono la biblioteca calabrese, che conserva un patrimonio librario di 30mila titoli dedicato esclusivamente alla Calabria, e il Mumar - Museo dei marmi, dove sono esposti marmi dell’antico complesso monastico domenicano, realizzati da artisti settecenteschi.
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