“Pensosa e schiva” come la definiva Umberto Saba, fin dai tempi degli antichi romani Trieste ha sempre rappresentato un importante porto strategico oltre che il punto di congiunzione tra l'Europa occidentale e quella centro-meridionale. Probabilmente per questo suo fascino ha saputo incantare molti scrittori, da Stendhal a James Joyce, che affermava di aver lasciato in città la propria anima. Qui sono cresciuti vari autori, da Italo Svevo a Susanna Tamaro, e qui, per quel suo aspetto mitteleuropeo, tanti registi hanno deciso di ambientare le proprie storie, a volte esplicitando la location, altre volte trasformandola in un luogo di fantasia e amplificandone la suggestività.