Villa Valmarana ai Nani sorge su un colle a pochi passi dal centro di Vicenza, e deve il soprannome alle sculture di 17 nani grotteschi, in abiti settecenteschi, allineate sul muro di cinta della proprietà.
Il complesso, di costruzione sei-settecentesca, è costituito da tre edifici: il grande atrio colonnato e le scuderie; la foresteria con un salone attorniato da vari ambienti di soggiorno; la villa con tipico impianto a salone centrale e ambienti minori.
La notorietà della villa è dovuta agli straordinari cicli affrescati da Giambattista Tiepolo, che, su incarico di Giustino Valmarana, affrescò soprattutto la palazzina centrale con temi dei libri preferiti dal committente, e suo figlio Giandomenico, che si occupò della foresteria, lasciando però la stanza degli dei dell’Olimpo al pennello del padre.
La residenza, tuttora abitata dalla famiglia Valmarana, è circondata da aree verdi dalla diversa conformazione. Al centro del complesso si trova il giardino all’italiana, con aiuole di rose multicolori e alberi di olea fragrans. Accanto al giardino si trovano una struttura rettangolare denominata teatrino, con funzione di quinta scenica, e un pozzo.
Sul lato posteriore si apre il parco, costituito da due tunnel verdi che ne delimitano i lati e le carpinate, che abbelliscono e offrono ombra a chi vi passeggia. Sul lato nord è presente un ninfeo, la cui nicchia contiene una statua di grandi dimensioni raffigurante un tritone che cavalca un delfino.
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