L'origine del nome Canepina (VT), che apparve per la prima volta in un documento del 1093, potrebbe essere legata all'antica lavorazione della canapa che in passato rappresentava una fonte di ricchezza per la comunità. Reperti archeologici fanno risalire la presenza umana in questa zona meridionale del Monte Cimino fin dall'età etrusca. Il borgo, tipicamente medievale, appartenne, come molte altre zone della Tuscia, alla potente famiglia dei prefetti di Vico che vi costruì un castello intorno all'anno Mille. Nel 1332 Canepina entrò a far parte dello Stato Pontificio. Nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, fu vittima di un bombardamento delle forze alleate che, invece di abbattere un ponte per impedire la ritirata delle truppe tedesche, colpirono il centro abitato causando la morte di oltre cento civili.
Caratteristiche del borgo, dovute alla forte presenza di acqua della zona, sono le fontane: la Sorgente Fontanella, la Fontana di Via Umberto e il Fontanile di Cavonelli. Tra i monumenti di interesse, sono da menzionare, oltre al Castello Anguillara, il cinquecentesco Palazzo Farnese, la Chiesa Collegiata Santa Maria Assunta, di epoca medievale, la Chiesa San Michele Arcangelo e la Chiesa della Madonna del Carmine, che custodiscono dipinti e affreschi del Quattrocento, il Museo delle tradizioni popolari e la Chiesa di Santa Corona, risalente al XIII secolo.
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