Benevento, leggendaria “città delle streghe” si distende nella valle in cui confluiscono i fiumi Sabato e Calore. Ha origini antichissime: già roccaforte sannita, la città divenne per i Romani la porta di ingresso a sud della penisola e per l’Oriente, capitale dei domini Longobardi nel sud Italia ed infine feudo papale per quasi otto secoli fino all'annessione al Regno d’Italia.
Costeggiato dagli eleganti palazzi signorili, Corso Garibaldi è la strada principale di questa città carica di storia e misteriose leggende. Simboleggiata dall’Arco di Traiano, alto 15m e decorato con sculture che celebrano le imprese dell’imperatore a cui è intitolato, conserva, tra le memorie romane, un Teatro del II secolo d.C., ancora oggi sede di spettacoli e concerti.
Il Duomo di Santa Maria de Episcopio, costruito dai longobardi nel VII secolo, conserva della struttura originale la facciata e il campanile. La Chiesa di Santa Sofia anch’essa di origine longobarda (VIII secolo) è patrimonio Unesco dal 2011.
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Le streghe di Benevento
La leggenda delle Streghe di Benevento potrebbe avere origini romane. Pare che le streghe usassero riunirsi sotto un grosso noce nei pressi del fiume Sabato, dove veneravano il demonio. Di notte le streghe si intrufolavano nelle stalle per prendere una cavalla e cavalcarla per tutta la notte. Come segno del loro passaggio facevano delle treccine alla criniera della cavalla rapita. I contadini ancora oggi usano piazzare sacchi di sale o una scopa davanti alla porta della stalla per distrarre la strega attraverso la conta dei grani o dei fili della scopa.