Fara in Sabina (RI) è un borgo di origini medievali arroccato su colle Buzio, tra i monti Sabini e la valle del Tevere. La sua area risultava abitata già in epoca preistorica, come testimoniano alcuni reperti archeologici, mentre nel rinascimento le famiglie nobili costruirono eleganti palazzetti al posto delle vecchie case, venne modificata dunque la struttura urbanistica del paese e furono realizzate le mura urbane e le due porte di accesso.
Passando per la porta Romana e percorrendo vie strette, si incontrano i palazzi nobiliari, tra cui Palazzo Orsini, Palazzo Manfredi e Palazzo Martini. La piazza del Duomo ospita la torre campanaria con accanto una cisterna ad edicola, il quattrocentesco Palazzo Brancaleoni, sede del Museo civico Archeologico, e la Collegiata di Sant’Antonino, anche noto come Duomo di Fara, della scuola del Vignola.
Di notevole rilevanza sono anche il Monastero delle Clarisse Eremite con il Museo del Silenzio e la Chiesa di San Giacomo. Da Fara in Sabina, inoltre, si passa seguendo il cammino di Francesco, fino all’Abbazia di Farfa.
Nella frazione di Canneto si trova l’albero di olivo più vecchio d’Europa, di circa 2.000 anni, con un tronco di 7 metri di diametro.
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