L’Albergo dei Poveri fu un istituto di assistenza pubblica di Genova destinato all’accoglienza di varie categorie di cittadini disagiati, voluto dal patrizio genovese Emanuele Brignole, che dedicò la vita ad opere di misericordia.
La sua edificazione fu avviata nel 1656 nel cuore della valletta di Carbonara, e si protrasse per 200 anni prima a causa della grande peste (negli scavi delle fondamenta vennero seppelliti circa 10.000 cadaveri) e poi per la difficoltà di adattare la struttura ad un terreno in pendenza. A partire dagli anni Novanta del XX secolo l’edificio ha avuto altre destinazioni d’uso. Oggi l'ala orientale dell'edificio ospita la facoltà di Scienze politiche dell'Università degli studi di Genova.
La struttura a pianta quadrata, monumentale per dimensioni, è composta da diversi ambienti, tra restaurati, dismessi e in stato di abbandono. Si presenta con un lungo prospetto, formato da due corpi laterali e uno centrale, concluso da un imponente frontone. Al centro del primo piano è presente la chiesa a navata unica, intitolata all’Immacolata Concezione, con intorno i quattro grandi cortili interni. Negli anni, l’Albergo si è arricchito di pregiate opere artistiche pittoriche e scultoree.
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