La ferrovia Spoleto-Norcia, nell’appennino umbro, fu inaugurata nel 1926 e, per il tempo, rappresentava un capolavoro di ingegneria, con ben 377 opere d'arte realizzate in poco più di 50km, tra cui gallerie elicoidali e il ponte sul torrente Cortaccione. Chiusa nel 1968, dopo molti anni di inutilizzo, nel luglio del 2014, è divenuta un percorso ciclopedonale, oggi percorribile fino a Piedipaterno. Il percorso prende il via appena fuori Spoleto, lungo la strada che porta verso Forca di Cerro. Il tracciato è in sterrato. Tra viadotti e gallerie si raggiunge la vetta in corrispondenza della lunga galleria della Caprareccia, che segna il passaggio in Valnerina. La discesa verso Sant'Anatolia di Narco ha bellissimi panorami sulla Valnerina e indimenticabili passaggi all'interno delle gallerie elicoidali. Giunti a Sant'Anatolia di Narco, il percorso diviene pianeggiante, costeggia il fiume Nera e tocca Castel San Felice prima di giungere a Piedipaterno.
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